Sonny Landreth

Clyde Vernon Sonny Landreth III nasce a Canton nello stato del Mississippi (a poche miglia da Richmond, paese natale di Elmore James) il 1° febbraio 1951, ma insieme alla sua famiglia si trasferisce nel Sud della Louisiana quando ha sette anni, e ora abita più precisamente a Breaux Bridge, in piena terra cajun, a due ore e mezza di auto da New Orleans.

A dieci anni suona la tromba per volere di suo padre nell’orchestra jazz del liceo, ma ben presto, tre anni dopo, eccolo ricevere in regalo la sua prima chitarra, affascinato dal chitarrista di Elvis Presley, Scotty Moore. Sonny é stato maggiormente influenzato dal blues del Delta, nell’uso dell’acustica e nello stile fingerpicking da Chet Atkins, da Scotty Moore e dalla musica zydeco della Louisiana (terra in cui vive) grazie anche alla sua frequentazione con il maestro Clifton Chenier.

Tra le sue maggiori influenze ci sono naturalmente numerosi chitarristi e musicisti di ogni genere ed epoca, come Robert Johnson, Wes Montgomery, Django Reinhardt, Charlie Christian, Chet Atkins, Merle Travis, Mississippi John Hurt, Tampa Red, Robert Pete Williams, The Ventures, B.B. King, Jimi Hendrix, Elmore James e anche Ry Cooder, David Lindley, Lowell George, Duane Allman e Bonnie Raitt per la slide, Leo Kottke, Clarence White, Eric Clapton, Robben Ford, Mick Taylor e Derek Trucks, e molti altri ancora.

Ancora giovanissimo abita a Lafayette e studia presso la University of Southern Louisiana di quella città. Il suo primo gruppo sono gli Electras (in stile The Ventures). Poi, ancora ragazzino, suona qui e là facendo parte di una band hippie/psichedelica chiamata Leather Petrol. Siamo nel 1965 e con lui c’è Tommy Alesi in seguito batterista dei Beausoleil.

Nel 1973 si trasferisce in Colorado dove fa pratica sulla chitarra dalle dodici alle sedici ore al giorno. A nord di Boulder, in Colorado, Sonny Landreth suona country-rock nel 1975 e nel 1976, nella Michael Murphey Band. Sempre a Boulder in quegli anni vive Robben Ford e i due suonano spesso in session. Sonny Landreth vede Clifton Chenier dal vivo esibirsi diverse volte, in primis al Blue Angel Club di Lafayette.

Debutta così come professionista dal febbraio all’agosto del 1979 e per parecchi mesi del 1980 nella Red Hot Louisiana Band di Clifton Chenier, suonando soprattutto dal vivo e, grazie a quest’ultimo, scopre Elmore James e la tecnica dello slide.

Nel 1980 é nella formazione che accompagna Zachary Richard e partecipa all’incisione del bellissimo doppio LP: Live in Montreal. Nel 1987, grazie a Ray Benson degli Asleep At The Wheel, conosce John Hiatt e partecipa al tour per promuovere l’album Bring The Family facendo dal vivo le veci di Ry Cooder suonando i pezzi del disco. Il successo di critica e di pubblico di Bring The Family sono una bella esposizione per Sonny che finalmente viene notato e apprezzato per la sua bravura. Continua la collaborazione con John Hiatt per l’album successivo Slow Turning (1988) facendo parte dei Goners, e questa esperienza per lui si rivela un vero trampolino di lancio.

Sonny é uno degli ultimi geni della chitarra, uno dei meno stimati ma tra i più geniali, dal carattere schivo, taciturno e dall’incapacità di essere commerciale. Un chitarrista tra i più virtuosi del globo ma che sembra restare un culto per addetti ai lavori. Bravo, bravissimo, forse troppo.
Non c’è chitarrista al mondo che usi una gamma così variegata e vasta di influenze. Con la sua chitarra sviluppa tecniche particolarmente avanzate nella possibilità di diteggiare dietro lo slide nel corso dell’esecuzione medesima, espandendo notevolmente le scelte armoniche di uno stile basato sulla relativa rigidità delle accordature aperte.

Dopo aver diviso il palco con Mark Knopfler, Eric Clapton, John Hiatt, Warren Haynes e i Gov’t Mule (nel 2003 e 2015) e con molti altri artisti ancora, è tuttora un richiestissimo session-man, non tralasciando la sua notevole e splendida carriera da solista. E’ ritenuto indubbiamente, da chi se ne intende, uno dei maestri moderni della chitarra slide e non solo.

Dicevamo che ciò che lo contraddistingue maggiormente da tutti è il modo in cui utilizza la tecnica dello slide. Infatti, Landreth quando adopera lo slide lo usa sul dito mignolo, in modo da avere le altre tre dita libere per l’esecuzione di accordi. Inoltre, con la mano destra è capace di usare qualsiasi tecnica: dal fingerpicking, al fingerpicking misto con plettro, dal plettro allo slap. Inoltre, utilizza una vasta scelta di accordature aperte; le sue chitarre sono equipaggiate con corde di diametro piuttosto importante, mute da 0,12 in su, indispensabili per la tecnica slide.

Tutte queste caratteristiche tecniche e la profonda conoscenza di stili di musica molto diversi, che spesso fonde nei suoi lavori, ne fanno uno dei chitarristi, sulla scena mondiale, più completi in ogni aspetto. Landreth utilizza una tecnica ibrida, mescolando le dita al plettro e, più precisamente, usa un ‘thumpick’ (ditale per il pollice) in plastica e che ha la peculiare caratteristica di essere allo stesso modo e in contemporanea un thumbpick e un plettro a goccia di media grandezza. Per alcuni di noi tutto ciò é quasi arabo, ma mi rivolgo ai chitarristi che vogliono sapere i segreti di un gigante e maestro come Sonny Landreth.

La sua tecnica chitarristica é a dir poco rivoluzionaria. Solitamente usa delle Stratocaster, una vecchia Gibson Firebird III costruita tra il 1963 e il 1965, e una National rossa, elettrica, una chitarra molto strana con la stessa forma dei modelli che erano costruiti in Reso-Glass (una fibra utilizzata in quegli anni dalla National) ma praticamente in legno.

Ha altre due Stratocaster di cui una con il ponte Trilogy che permette di richiamare con delle leve varie accordature, diciamo pressate. Nel suo parco strumenti non mancano naturalmente anche una Gibson Melody Maker munita di humbeckers, una Martin D-28 e un dobro di metallo.
Non usa mai il tapping (una tecnica chitarristica che consiste nell’utilizzare la mano ritmica, destra per i destrimani e sinistra per i mancini, per suonare delle note) e ritiene che la bellezza di usare il bottleneck, é che non ha tasti e quindi cí si può muovere in maniera graduale per arrivare da una nota all’altra.

Possiede anche una chitarra simile a una Les Paul, ma con il top in metallo, costruita da un liutaio parigino, James Trussart, e una National Duolian.
Il celebre chitarrista britannico Eric Clapton sul suo conto ha dichiarato: “è uno dei chitarristi più sottovalutati del pianeta, nonché uno dei più eccelsi tecnicamente”. Io direi proprio che Sonny non ha niente da invidiare ad alcuno, e come mi hanno detto diversi altri grandi chitarristi, lui è il migliore (mi perdonino i miei due fenomenali beniamini e grandi maestri, Ry Cooder e David Lindley).

Le sue canzoni, decisamente blues, ambientate spesso nel ‘deep south’, sono la conferma di una orgogliosa appartenenza al territorio tra i colori della città e le inquietanti tenebre dei swamp. Il figliol prodigo della Louisiana, sua terra d’adozione, continua ad amalgamare e sovrapporre suoni, colori e sapori di New Orleans e dintorni.

Vivendo in Louisiana da sessant’anni, ha assimilato tantissimo la cultura locale, la musica, gli stili, i ritmi di questa meravigliosa terra, e nei suoi dischi, pur essendo un vero e autentico bluesman, spesso usa il distorsore cercando di avvicinarsi ai suoni della fisarmonica, del violino e quindi di cajun e zydeco. Se accorda la chitarra in sol maggiore può ottenere un suono simile alla fisarmonica.

Per sintetizzare la musica di Sonny Landreth potrei dirvi che lui spazia dal blues al rock intensamente elettrico, al cajun con i suoni della sua chitarra rock-blues e un elegante slide.
Vi consiglio almeno quattro album dalla sua discografia da solista: South Of 1-10 dei 1995, Levee Town (2000) The Road We’re On (2003) e Grant Street del 2005, dove Sonny Landreth incendia il blues e riesce a catturarne alla perfezione l’essenza emotiva.

Diversamente da tanti guitar hero ripiegati su sé stessi, Landreth riesce ad amministrare il suo straripante talento in modo da non esserne vittima. Sonny sa trascinare l’ascoltatore con le corde del suo dobro e delle sue chitarre (un armamentario da artigiano) in un viaggio di sentimenti che è insieme fisico e visionario. Maturata una maestria di slide guitar player che ha pochi uguali al mondo, tanto per originalità stilistica che per capacità tecniche, Sonny realizza l’opera che vale una carriera, un lavoro senza eguali: ecco a voi, Recorded Live in Lafayette.

E’ un Ry Cooder targato Louisiana e anche lui come ‘Il Viaggiatore Dei Suoni’ di Santa Monica, California (Ryland Peter Cooder), con il passare del tempo, non fa che migliorare.
Il suo ultimo disco, doppio dal vivo Recorded Live In Lafayette, un album dipinto di blues ma con un pizzico di zydeco (chitarra, basso, batteria e fisarmonica) é un piccolo e autentico capolavoro, provate ad ascoltarlo se non ci credete

Sonny Landreth: Discografia

Discografia USA – LP/ CD
Blues Attack – Blues Unlimited Records – LP 5012 (1981) (come Sonny Landreth and The Bayou Rhythm – Versione in CD della Blues Unlimited Records, distribuito da Paula Records, BU 5012-2, 1981)
Way Down tn Louisiana –
Blues Unlimited Records – LP 5026 (1985) (Way Down In Louisiana é stato pubblicato come Down In Louisiana in versione CD dalla Sony Music Entertainment /Epic nel 1993 – EPIC- EK 44065, 1993)
Outward Bound – Zoo/ Praxis /BMG CD 72445-11032-2 (1992)
South Of 1-10 –
Zoo Entertainment /Praxis /BMG – CD 72445-11070-2 (1995)
Sonny Landreth Live – Zoo Entertainment CD SL 095 (1995) (Registrato dal vivo al Borderline di Londra, Inghilterra, il 13 Marzo 1995, CD pubblicato in Germania)
Blues Attack
(Ristampa) – Blues Unlimited – CD 5012-2 (1996)
Sonny Landreth – The Crazy Cajun Recordings –
Edsel – CD EDCD 585 (1999) (Registrazioni del 1972,1973 e 1977. CD pubblicato in Inghilterra con 20 brani)
Levee – Sugar Hill – SUG- CD 3925 (2000)
The Road We’re On –
Sugar Hill – SUG – CD 3964 (2003)
The Road We’re On –
(Digitial Press Kit) – Sugar Hill (senza numero) (2003) (contiene foto, biografia, press reviews, fast facts, lyrics, album credits, ecc.)
Hank Shizzoe & Loose Gravel With Sonny Landreth
(2 CD) – Crosscut Records (2003) (Pubblicato in Germania, doppio CD con 23 brani In Concert, versione Digipak, Crosscut Records CCD 0005)
Grant Street –
Sugar Hill – SUG – CD 3994 (2005)
Live At Jazz Fest 2007 –
Munkmix (CD senza numero di catalogo) (2007) (Dal vivo al New Orleans Jazz Fest 2007).
From The Reach –
LandFall CD LF-0001 (2008) (Versione europea Proper PRPCD 037, 2018) Mississippi Blues – Fuel (Demon) CD 302061805-2 (2010) (Antologia con 20 brani incisi nel 1973 e 1977 con il produttore Huey P. Meaux, etichetta Fuel under licence Demon, Crazy Cajun Production, in cooperation with Varese Sarabande, Made in USA).
Elemental Journey –
LandFall CD LF-0003 (2012)
Bound By The Blues –
Provogue Music Productions – CD PRD 74662 US (2015) (edizione europea, Provogue Mascot Label Group)
Recorded Live In
Lafayette (edito in Europa) – Provogue PRD 75231 (2 LP) (2017). Edito in Europa Provogue 2CD PRD 75232 (2017)

Sonny Landreth ha collaborato o suonato nei dischi di Allen Toussaint, Zachary Richard, John Mayall, John Hiatt, Mark Knopfler, Eric Clapton, i Beausoleil, Clarence Gatemouth Brown, Michael Doucet, Dr. John, Marshall Crenshaw, Elliott Murphy, Darden Smith, Marti Jones, John Dubois, Kenny Loggins, Warren Storm, Red Beans and Rice Revue, Wayne Toups, Carl Carlton, Hank Shizzoe e molti altri.

Discografia selezionata.
In qualità di session-man suona in alcuni LP o vi appare con alcuni suoi brani, ne citiamo i principali:

Lost Generation – Elliott Murply – RCA Victor – APL1-0916 (LP) (1975) (Sonny Landreth alla chitarra in vari pezzi).
The Hit-Kickers Series –
Various Artists – (dischi tripli) etichetta californiana Festival, editi nel 1976. Nel volume 1 suona in I Know You Rider – Festival FR 1012 (1976). Nel volume 3 suona in Looking For A Good Time – Festival FR 1019 (1976). Nel volume 4 suona nel brano Mississippi Blues – Festival FR 1021 (1976). Nel volume 5 suona in due brani: She Left Me A Mule e Ain’t Gonna Worry – Festival FR 10241, FR 1025 (1976). Nel volume 6 suona nel brano Sunrise – Festival FR 1029 (1976). Nel volume 7 suona in tre pezzi: Don’t Cry For Me, Country Blues e Prodigal Son – Festival FT 1031/ FR 1032/ FR 1033 (1976)
Sincerely – Warren Storm – Master Trak /Blues Unlimited 5008 (1980)
Mississippi Blues – Various Artists – 51 West (disti. Cbs) QT 16094
Wanna Dance? –
Red Beans And Rice Revue — Master Trak /Blues Unlimited – LP 5016 (1981).
Live In Montreal –
Zachary Richard (Doppio LP) – C135 GFS 90623 (1980) Edizione canadese.
Vente d’été –
Zachary Richard – Kebec Disc KD 541 (1981) Su Kebec Disc l’edizione canadese, mentre l’edizione francese è Polydor 2393295.
Zydecajun – Wayne Toups – Master-Trak Enterprises/ KAJUN 5032 (1986)
Allons A Lafayette – Beausoleil – Arhoolie 5036 (1986)
Bayou Boogie –
Beausoleil – Rounder 6015 (1987)
Looking Back –
Zachary Richard (Doppia antologia LP) – Arzed Records RZ 1011/1012 (1987)
Michael Doucet And Cajun Drew –
Michael Doucet and Cajun Brew – Rounder 6017 (1988). Sonny Landreth produttore del disco oltre che musicista.
Used Guitars –
Marti Jones – A&M Records SP 5208 (1988)
Darden Smith –
Darden Smith – Epic 8FF 40938 (1988)
Slow Turning –
John Hiatt – A & M Records SP 5206 (1988)
Everybody Slides –
Various Artists – Sky Ranch Records – SR 651301 (1990) (Compilation di vari artisti pubblicata in Francia. Contiene di Sonny Landreth il brano Zydeco Shuflle).
A Sense Of Place – John Mayall featuring The Bluesbreakers – Island Records — CD 842795-2 (1990) (Sonny Landreth in 10 brani su 11, alla slide guitar in Congo Square e Sugarcane da lui stesso composte e sempre alla slide guitar in: Let’s Work Together, Jacksboro Highway, Sensitive Kind, I Want To Go, Without Her, Send Me To Vicksburg, Black Cat Moan e I Can’t Explain)
Outside: From the Redwoods –
Kenny Loggins— Columbia — CK 57391 (CD) (1993) (Sonny Landreth alla slide guitar in tre brani: Angry Eyes, This Is It e I’m Alright e ai cori in If You Believe).
Hound Dog Taylor, A Tribute –
Various Artists – Alligator — ALCD 4855(CD) (1997) (Sonny Landreth nel brano Taylor’s Rock).
Waltz Of The Wind –
Led Kaapana & Friends – Dancing Cat Records — 080 22380 (CD) (1998) (nel disco di Ledward Kaapana, Sonny Landreth suona in due pezzi: Les Flemmes D’Enfer e Kuu Ipo Onaona)
Creole Moon –
Dr. John – Blue Note 724353459123 (CD) (2001) (Sonny Landreth alla sfide guitar in due brani: Georgianna e Take What I Can Get)
Revolution Avenue –
Carl Carlton and the Songdogs – EMI 723453238919 (2 LP) (2002)
The Deepest End –
Gov’t Mule – Ato Records 0015 -79102-21517-2 (2003) (2 CD più DVD/Video. Registrati dal vivo a New Orleans il 3 Maggio 2003. Sonny Landreth alla slide guitar nel brano 32/20 Blues su CD e nel DVD alla slide guitar nel brano On Your Way Down).
Eric Clapton Crossroads Revisited, Selection From The Crossroads Guitar Festiva! –
Rhino Records /Reprise WPCR 17371. (3 CD) (2016) (Sonny Landreth ed Eric. Clapton insieme nel brano Hell At Home)

Aldo Pedron, fonte Late For The Sky n. 133, 2018

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