32 pezzi comprese le sigle d’apertura, chiusura e le canzoncine appositamente scritte dai brothers per lo sponsor, tal Jim Walter, uno che costruiva case con la stessa velocità con cui gli uragani le spazzano via quando passano dalla Florida. Il tutto per un totale di 71 minuti e 24 secondi. E’ stata la italiana Albatros, parecchi anni fa, a farmi scoprire il fascino delle trasmissioni radiofoniche con un disco dei Bray Brothers e Red Cravens (preso in prestito dal catalogo Rounder), da allora ho cercato spesso di sintonizzarmi sulla frequenza di radio ‘vintage’, e nel campo della country music in generale non è difficile farlo, infatti sono numerose le produzioni discografiche contenenti radio live shows.
Le registrazioni di questo generoso CD risalgono al 1960 e rappresentano la fine di un’epoca, quando cioè i gruppi che campavano grazie agli ingaggi, spesso duraturi, con le stazioni radiofoniche vennero definitivamente soppiantati dai disc-jockey e i loro dischi. Se vi dovesse capitare di sfogliare il volume Country Music U.S.A. di Bill C. Malone fate attenzione a quanto spazio l’autore dedica al fenomeno delle radio e a quanta importanza queste hanno avuto, dalla loro affermazione, nel diffondere la musica country negli Stati Uniti. Emittenti che già nei primi anni ’30 uscivano con qualcosa come 50.000 Watts, raggiungendo, dal Sud, i lontani confini del Canada.
E’ grazie alle loro potenti onde che gli hillbillies migrati nelle città del Nord in cerca di lavoro potevano continuare a gustarsi la loro musica. E’ così che gli yankees hanno avuto modo di scoprire le melodie dei ‘montanari’ della Virginia o Carolina. Oltre a queste stazioni, ovviamente, c’erano anche le radio locali, quelle che avevano un raggio d’ascolto di qualche centinaio di miglia, e che funzionavano perfettamente per quei gruppi che volevano farsi pubblicità. Infatti le possibilità erano diverse: o il programma veniva sponsorizzato da una attività commerciale, e in questo caso al gruppo poteva anche bastare ciò che guadagnava dalla radio e dai concerti che teneva in zona, oppure l’emittente veniva sfruttata dal gruppo per farsi conoscere nell’area di copertura, e quindi trovare ingaggi – in questi casi la vita era molto più dura, poiché i musicisti erano costretti a levatacce per i quotidiani ‘morning show’, trasmissioni anche solo di 15 minuti al sorgere del sole, per poi mettersi in viaggio per suonare magari a 300 miglia di distanza dopo cena… altro che Cantagiro!
L’importanza di questo documento sta anche nel fatto che Carter e Ralph stavano in quel periodo attraversando una fase di transizione, a dir la verità obbligata, infatti il loro suono prodotto dalla classica formazione a cinque elementi stava per trasformarsi a causa delle pressioni di Syd Nathan, il boss della King Records, la loro casa discografica, il quale insisteva nel voler modificare il sound del gruppo, dando meno spazio al fiddle, uno strumento che odiava (Fiddle = Hillbilly. E’ bene ricordare che anche a Nashville, più tardi, il violino venne eliminato dai produttori in cerca di un suono più pop e meno campagnolo), e al mandolino.
Il risultato di questa operazione, come sappiamo, fu un suono dominato sempre più dal five-string di Ralph ma anche dalla chitarra di George Shuffler, tanto da divenire il primo gruppo con assoli di chitarra flat-picking in gran parte delle canzoni.
Molti dei brani presenti sono diventati cavalli di battaglia degli Stanleys, e alcuni di questi degli assoluti classici del genere, se poi aggiungiamo che le registrazioni sono di ottima qualità, allora il discorso si chiude.
Negli ultimi anni hanno visto la luce un gran numero di registrazioni inedite dei fratelli Stanley, uscite da chissà quale impolverato cassetto; dal canto nostro ci auguriamo che le soffitte di quelle emittenti ci riservino ancora tante fantastiche sorprese come questa.
Per ora vi saluto, torno ad accendere la radio.
Theme /Roll In My Sweet Baby’s Arms /A Few More Seasons /Love Me Darling Just Tonight /Black Mountain Blues /My Lord’s Gonna Set Me Free /How Mountain Girls Can Love /Mississippi Sawyer /Jim Walter Commercial #1 /Orange Blossom Special /Daniel Prayed /Shenandoah Waltz /How Far To Little Rock /Mother’s Footsteps Guide Me On /Pig In A Pen /Cripple Creek /Theme /Theme / Uncle Pen /Little Glass Of Wine /Midnight Ramble /Heaven /Don’t Go Out Tonight /Fire On The Mountain /Jim Walter Commercial #2 /Carolina Mountain Home /Mother No Longer Awaits Me At Home /He’ll Set Your Fields On Fire /Big Tilda /If We Never Meet Again /Whoa Mule /Theme
Rebel CD 1115 (Bluegrass Tradizionale)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 21, 1993