Attivo dalla seconda metà degli anni 70, Steve Nardella ha modo di esordire in duo con John Nicholas come Boogie Bros (Ann Arbor Blues & Jazz Festival ’72, Atlantic) prima di registrare il suo primo album per la Blind Pig con i Vipers. Per questa stessa label registrerà altri due album durante gli anni 70, prima come Silvertones e poi come Steve Nardella Band. Suoi compagni di strada oltre a Nicholas sono il futuro Thunderbirds Fran Christina, Sara Brown, George Bedard, il pianista boogie MR B. (Mark Braun) ed altri personaggi minori che hanno tenuto vivo lo spirito della roots-music di matrice rock e blues dai primi 70 in avanti.
La personalità di Steve cresce lentamente nella dura scuola dei clubs senza disdegnare dall’accompagnare altri artisti blues nei loro tours quando non trovava ingaggi per conto proprio. Buon cantante armonicista, Steve cresce sempre più come chitarrista sempre suonando la sua mitica Gibson del ’56. Nonostante l’intensa attività di concerti, manca da anni alla prova discografica.
Lacuna colmata grazie a questa label di Ann Arbor, molto sensibile alla buona musica americana di matrice blues e roots rock. Daddy Rollin’ Stone, il titolo deriva dal celebre brano di Otis Blackwell, ci ripresenta questo dotato musicista in grande spolvero alla guida di un trio, sostenuto in quasi tutti i brani dal piano di Bill Heid. Steve dimostra di aver ancora acceso in sé il sacro fuoco del roots-rock di matrice Fifhties. Una fiamma alimentata dal suo amore per rock’n’roll, blues, rockabilly e boogie che lo porta a rivisitare brani minori del blues e del rock con sincera passione, trasparente trasporto e convinzione.
Doti che da sole renderebbero questa prova più che positiva, ma, ai meriti dello spirito, vanno uniti quelli fisici e tecnici di un front-man molto dotato e della sua affiatata band. Un rocker dal feeling ‘out of time’.
Schoolkids SKR 1511-2 (Blues, 1993)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 2, 1994