Terrance Simien – There's Room For Us All cover album

Nuovo album per Terrance Simien, figura importante nel panorama della zydeco music, ma il piacere della notizia svanisce dopo pochi ascolti. Purtroppo il pur bravo Simien non offre una prova convincente: il suo disco rivela non poche perplessità. In primo luogo di zydeco in questo album non c’è moltissimo, il che può anche non essere contraddittorio. La caratteristica della popolare musica della Louisiana è, fra le altre cose, la sua origine composita, nella quale numerosissime sono le influenze di differenti generi musicali. Non può stupire dunque la presenza di brani dal sapore spiccatamente soul né quella di diverse cover, anche prestigiose. Quello che sorprende, purtroppo in negativo, è la non omogeneità del lavoro che accosta brani pregevoli, si veda la bellissima versione di  The Maker di Daniel Lanois o la convincente prova vocale in Since It’s Over, a brani deludenti, quale il modesto Tout Quelqu’un, tentativo di coniugare lo zydeco nelle forme della rap music, o l’insignificante Dog Hill.

Dispiace sottolineare le pecche di questo lavoro sia per l’affetto verso un personaggio della statura di Terrance Simien e le sue esibizioni dal vivo (ricordate il film The Big Easy e la performance del nostro in un locale di New Orleans, mentre Dennis Quaid tenta di coinvolgere in una danza scatenata il più bel magistrato mai visto, alias Ellen Barkin?).
Spiace anche perché Terrance Simien, oltre a valersi di ottimi musicisti, dà una dimostrazione di altissima capacità vocale, dando il meglio di sé in alcune covers particolarmente prestigiose ed impegnative; lasciando nell’ascoltatore l’amaro in bocca, per quello che There’s Room For Us All avrebbe potuto essere e non è stato. La speranza e l’augurio sono di una successiva prova più convincente, magari meno curata e ‘ laccata ‘.

Black Top CD BT-1096 (Cajun, 1993)

Luca Marconi, fonte Out Of Time n. 2, 1994

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