Tra le ultime proposte provenienti da Nashville Terri Clark, canadese di Medicine Hat, Alberta, si è distinta per una grinta ed una freschezza non comuni. Una delle rare donne ad avere un look da perfetta cowgirl con tanto di Stetson, Terri ha inciso prima di questo How I Feel due al-bums che l’hanno proiettata ai vertici delle classifiche specializzate grazie ad una voce calda ed ottimamente impostata e ad un suono scintillante prodotto dalla coppia Keith Stegalì e Chris Waters.
Terri Clark del 1995 e Just The Same dell’anno seguente hanno decretato la completa affermazione di un’importante voce new country.
L’uscita di questo terzo lavoro discografico conferma da una parte le qualità espresse con i due precedenti dischi e amplia dall’altra gli orizzonti musicali con un suono che si è fatto più
poliedrico.
Non mancano i suoi classici brani uptempo come You’re Easy On The Eyes, ma appaiono molte canzoni i cui arrangiamenti si fanno più soft e la presenza di mandolino, fìddle e chitarre acustiche disegnano belle melodie.
Tra queste ultime sono da citare Till I Get There, This Ole Heart, l’iniziale I’m Alright a firma Vim Pichey, That’s Me Not Loving You le cui melodie affascinano sin dal primo ascolto e rimangono a lungo nella memoria.
In alcune interviste rilasciate negli ultimi tempi Terri Clark ha affermato di aver voluto ampliare le proprie sonorità dimostrando di saper destreggiarsi anche in altri campi musicali. A mio parere c’è riuscita perfettamente e, pur confermando il giudizio più che positivo sui suoi primi due lavori, ha confezionato un disco che ha proprio nella varietà dei temi musicali la sua forza.
La tradizione country è sempre presente (ascoltate la ballata Cure For The Common Heartache) ma è spesso filtrata dalla personalità di Terri Clark che è notevolmente cresciuta rispetto ai suoi esordi.
Avrà sicuramente perso qualcosa in grinta ma il risultato finale e più che positivo.
Uno dei dischi più validi dell ’98 per quanto riguarda la scena femminile new country e un’ottima occasione per conoscere una ispirata e sensibile interprete.
Mercury 314-558 211-2 (New Country, 1998)
Remo Ricaldone, fonte Country Store n. 45, 1998
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