Se volete godervi una sintesi elegante, quasi spirituale, di soul, folk, gospel e jazz allora dovete ascoltarvi questo ultimo disco di Terry Callier; Speak Your Peace, quattordici brani sostenuti da una voce che incanta fin dalla prima nota e da un accompagnamento musicale che, pur mantenendo un approccio tutto sommato classico, non rinuncia all’aiuto di una soffice. elettronica.
Le canzoni, quasi tutte scritte da lui, riflettono una certa attenzione sociale, del resto già manifestata in passato quando collaborò con il grande Charles Stepney alla Chess Records.
Brani come Sierra Leone, palesano una sincera e critica presa di posizione nei confronti delle lotte di potere tra stati africani ancora alla ricerca di una propria identità post coloniale, e altri come Caravan Of Love, Just My lmagination e Imagine A Nation cercano di celebrare una fraternità possibile.
Sempre su questa linea anche Brother To Brother, forse il pezzo più atteso per via della sua collaborazione con Paul Welter, un lavoro empatico in cui curiosamente i due cantano insieme con un approccio timbrico molto simile.
“Questo album”, dice Terry Callier, “è l’esatta fotografia di quello che sono oggi dal punto di vista musicale, filosofico e emozionale.” Non male per uno che è sulla breccia da quarant’anni e ha ancora voglia di collaborare con giovani artisti (Beth Orton, Victor Davies, 4-Hero, Earl Zinger, Speeka e Zero 7) e misurarsi con nuovi modelli musicali.
L’ascolto di Speak Your Peace è un tuffo in un mare profondo e azzurro, una specie di piccola estasi.
Voto: 7,5
Perché: una voce straordinariamente calda ci propone una serie di brani a cavallo tra soul e jazz, appena sporcati da una tenue tecnologia.
Mr. Bongo MRBLP023 (Soul, Gospel, 2002)
Roberto Caselli, fonte JAM n. 84, 2002