Rita Chiarelli

Vocalist canadese di chiare origini italiane, Rita Chiarelli ha esordito ancora minorenne in gruppi rock e r&b che si esibivano prima nelle feste scolastiche e poi nei clubs della zona di Hamilton, Ontario. Cantava nei locali dove, causa l’età, non le sarebbe stato possibile entrare. Erano i membri della sua band a chiedere di volta in volta il permesso ai genitori per poter disporre della loro cantante.
Alla fine della high-school forma una propria band, Battleaxe, con i quali farà i primi tours nei locali della costa est. Il rocker Ronnie Hawkins la vede esibirsi nel suo club, il Nickelodeon, e le propone un ingaggio nella sua band come corista. E’ il primo passo della sua carriera professionista ma non sortisce effetti.

All’inizio degli anni 80 si trasferisce così a Roma. Lavora nell’ambiente musicale, per il cinema e la pubblicità e, grazie al tempo libero ed alla solitudine in compagnia della chitarra, la Chiarelli inizia a scrivere canzoni scoprendo in sé le doti di potenziale cantautrice.
Ritorna in patria nell’87 e riprende il circuito dei clubs che gradualmente ne accrescono la fama sino ad imporla come una potenziale ‘rising star’ nei vari referendum delle riviste specializzate della Toronto-area.

Nel’91 vince grazie ad Love Overload, che diverrà poi brano d’apertura del primo CD, le finali del Molson Canadian Rock Show. La giuria è composta da Colin Linden, Jeff Healey, Stewart Copeland e Lee Aron. Questo evento le vale un contratto discografico presso la Stony Plain di Holger Petersen, la più importante label indipendente canadese. Supportata dallo stesso Linden, Richard Bell, ed un notevole cast di musicisti, registra Road Rockets (Stony Plain CD 1173) con la produzione di John Switzer.

Si distingue per ricreare in studio le stesse atmosfere di un repertorio già consolidato da molte esperienze live. Rock dalle tinte forti, blues e r & b, da parte di una voce bianca che stupisce per la grinta e la passione delle sue performances, le doti di ‘urlatrice’ energica, calda e passionale e, da buona mediterranea, capace anche di offrire doti più squisitamente femminili a livello espressivo. La critica canadese ha scritto di lei: “questa donna è dinamite, una cantante con il blues nel cuore ed anima nel suo rock & roll”.

Alcuni brani del suo CD di esordio, comprese due belle e personali versioni, acustica ed elettrica di Highway 61 Revisited di Dylan, registrate con Colin Linden alla chitarra, sono state usate per la colonna sonora del film Roadkill. Dopo alcuni anni di silenzio discografico, eccola ripresentarsi con una seconda produzione, Just A Gettin’ Started, sempre affidata a Switzer e per la Stony Plain (SP CD 1197), ancor più convincente, varia e matura rispetto alla precedente. Rita, che si affida ad un look meno vistoso ed aggressivo, è cresciuta tanto in veste di autrice che di interprete: potente ed esplosiva, capace di rendere la sua voce sempre più duttile strumento espressivo al servizio di ogni brano.

Una cantautrice in grado di esprimere emozioni più variegate rispetto agli stereotipi del genere, ispirata nello scrivere buon blues e rock & roll, che evidenziano le sue già citate qualità, ma anche ballate di notevole effetto, forse ancor più difficile da interpretare oltre che da creare. Accompagnata dai suoi Road Rockets e dalla crema dei session-men canadesi, Rita Chiarelli ci offre un CD ancor più vario, ricco ed appetibile del precedente, perfettamente curato in tutti i particolari.

Grintosi e graffianti brani rock, come la title track Just Getting Started, si alternano a corposi r & b di scuola bianca ben arrangiati nelle parti corali ed anche nell’uso dei fiati, Shallow Water, mentre d’ispirazione più blues sono Hurtin’ Chain e Lawless. Non mancano altre performances di gran classe come Blue Rain, dalle atmosfere care a Bonnie Raitt e con un ottimo Jack DeKeyzer alla slide, la lenta e drammatica ballad 72nd Street con l’organo in evidenza, e due momenti ricchi di nostalgia, Heartbreak Of The Week e la cover di Love Me di Leiber & Stoller, brani pervasi da un sottile old rock & roll feeling vocale anni cinquanta cui le superbe voci dei Prairie Oyster aiutano a dare corpo.

Ma il gioiello più luminoso incastonato in Just Getting Started, è un blues acustico, lento e maestoso come l’incedere del Mississippi che lo ispira: Tupelo. Rita Chiarelli si supera tanto come autrice, con il solitario ed impagabile apporto strumentale di Colin Linden alla slide ad enfatizzare la sua Delta blues-song, che come interprete, con una prova drammatica e toccante sino ad apparire straziante nella sua intensità.
Un album che testimonia la raggiunta maturità di una songwriter, ormai quasi perfetta nell’usare, modulandola a seconda delle esigenze espressive, la potenza e la forza insite in quello splendido dono della natura che è la sua voce. Un personaggio destinato a crescere per chi è sensibile al fascino del blues-rock al femminile.

Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 8, 1995

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