The Coasters

Formazione originaria della West Coast, da cui trae origine il nome, che nasce nel 1956 da una costola dei Robins. Prodotti dal mitico duo di autori Leiber e Stoller, nel dicembre 1955 i Robins hanno l’unico loro successo con Smokey Joe’s Cafè su etichetta Spark, cosa che li porta ad un rapporto con l’Atlantic di New York. Dissidi interni però fanno sì che il gruppo rinunci al contratto e due dei membri, sollecitati da Leiber e Stoller, abbandonano per dare forma ai Coasters (Carl Gardner e Bobby Nunn, più Leon Hughes, Billy Guy e Adolph Jacobs alla chitarra).
Sempre sotto la tutela dei due autori il gruppo inizia a registrare per la Atco, sussidiaria dell’Atlantic. Subito il primo singolo Down In Mexico li vede al n.8 R’n’B nell’aprile 1956 ma è il terzo, Searchin’/Young Blood, a far affermare il gruppo nell’estate del 1957. Il primo titolo è n.1 R’n’B per ben 13 settimane e n.3 Pop, mentre il secondo è n.2 R’n’B e n.8 Pop. Il singolo vende 2 milioni di copie ed è miglior disco R’n’B dell’anno.

All’inizio del 1958 Nunn e Hughes abbandonano e vengono sostituiti da Will ‘Dub’ Jones (ex Cadets su Modem) e Cornell Gunter (ex Platters su Federal). Il grande successo continua ancora nel 1958/1959 con titoli memorabili quali Yakety Yak (n.1 R’n’B e Pop e disco million seller), Charlie Brown (n.2 R’n’B e Pop e disco million seller), Along Came Jones (n.14 R’n’B e n.9 Pop) e Poison Ivy (n.1 R’n’B e n.7 Pop e disco million seller).
I successivi otto singoli appaiono tutti in classifica ma in posizioni molto basse, la migliore delle quali è Little Egypt (n.23 R’n’B e n.16 Pop nell’estate 1961), e qui termina il periodo d’oro del gruppo.
Dopo la sostituzione di Cornell Gunter con Earl ‘Speedo’ Carroll, avvenuta nel 1961, la formazione realizza ancora una dozzina di singoli su Atco, ma con scarsi risultati. Nel 1965 Will Jones abbandona ed i cantanti restanti registrano per Date (1967/68), Turntable (1969), King (1971/73), che pubblica Love Potion n.9 (n.76 Pop nel gennaio 72 ed ultima presenza in classifica), Sal Wa (1975), Chelan (1975) e American International (1976).
Negli anni ’80 sono attivi diversi gruppi sotto il marchio Coasters, dato che praticamente ognuno dei componenti del periodo d’oro ne costituisce uno proprio, ma nessuno a niente a che fare con quello originario.

45 Giri
Yakety yak/Zing! Went The Strings Of My Heart – London HL 8665 (12.1958)
The Shadow Knows/Sorry But I’m Gonna Have To Pass – London HL 8729 (7.1959)
Charlie Brown/Three Cool Cats – London HL 8819 (5.1959)
Along Came Jones/That’s Rock’n’roll –
London HL 8882 (10.1959)
Poison Ivy/I’m A Hog For You –
London HL 8938 (12.1959)
Sorry But I’m Gonna Have To Pass/Poison Ivy –
Atlantic/Gurtler 900I6x45 (4.1960)
What About Us/Run Red Run – Atlantic/Gurtler 90024×45 (7.1960)
Besame Mucho 1 & 2 –
Atlantic/Gurtler 90038×45 (10.1960)
Wake Me Shake Me/Stewball –
Atlantic/Saar 90040×45 (1.1961)
Watt A Minute/Thumbin’ A Ride –
Atlantic/Saar 90057×45 (5.1961)
Ridin’ Hood/Teach Me How To Shimmy –
Atlantic/Saar 90086×45 (6.1962)
Yakety Yak/
(Retro Ben E.King) Atlantic/WEA 789361-7 (4.1987)

Extended Play
London Cocktail n.7 (A.V., 1 p.) – London RED 7037 (2.1959)
The Coasters
(Stampa inglese importata) – London REE 1203 (7.1959)
The Coasters –
Atlantic/Saar 80036 (1.1961)

Augusto Morini, Maurizio Maiotti, fonte Jamboree n. 50, 2005

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