Poorboys – Bayou Bound cover album

Chi ha passato il sabato sera al Carnarvon Castle, uno dei più tipici pub londinesi di Camden, conosce il potenziale di questa band ed il valore del suo messaggio musicale che va ben al di là della solita rilettura della Louisiana-music.
Zydeco, cajun, rock, r&b, blues e bayou-music non solo sono rivisitati da una delle più accattivanti pub-band in circolazione, ma sono rivitalizzati attraverso la personalità di musicisti di grande gusto e sensibilità. L’avevano già dimostrato con l’eccellente album d’esordio ma Bayou Bound!, che meglio non poteva celebrare i 10 anni di attività di questa band, è decisamente superiore e giustifica il loro crescente successo europeo.

Fin dal brano d’apertura, un’ambiziosa cover di Goin’ Up The Country di Alan Wilson con cui non è facile confrontarsi, il gruppo di Mike Saycell cattura per il peculiare e scintillante bayou-blues-feeling. Alternano poi ancora una volta il repertorio originale, dovuto alla penna di un cantante-chitarrista ed armonicista che, se non brilla per presenza scenica, ha tutti gli altri requisiti necessari per scrivere ed interpretare questa musica, a classici della Louisiana presi dal repertorio dei vari Neville, Meters, Toussaint e Simien.

Bayou Bound! cattura magistralmente lo spirito di una musica la cui prima funzione è l’intrattenimento, il ballo e dal loro sound si sprigionano una forza ed un feeling che, come sottolinea uno dei maggiori critici inglesi, ha pochi uguali non solo in Europa. La loro musica ha una magica energia, una comunicativa che va ben oltre la preziosa alchimia tra la chitarra di Saycell, l’accordion e le tastiere di Mike Adcock e dell’instancabile sax di Colin Hartshorn.
Non vogliamo scomodare gli spiriti della Louisiana-music, il fascino del muschio, forse basta dire: “The band that stays together plays together”. Vi prego, non confondeteli con gli altri Poorboys.

Appaloosa AP 088-2 (Roots Rock, 1993)

Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 2, 1994

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