Questi tre musicisti, The Rosinators, sono inglesi ma non lo dimostrano, e si propongono con una gustosissima ed eclettica ricetta in bilico tra bluegrass e cajun, con una buona spruzzata di country tradizionale ed un pizzico di blues e gospel.
Questo è il loro primo album insieme, ed i punti di forza sono senz’altro gli impasti vocali (due voci maschili ed una femminile), con in più la grazia e la potenza di due twins fiddles uniti ad una chitarra acustica dal gusto pieno e rotondo.
L’impronta cajun viene da Fliss Premru e da Will Sneyd, fiddlers già attivi in due diverse formazioni britanniche di questo genere, mentre Paul Castle, chitarra e banjo, ha un lungo passato con esperienze country-rock. Tutti e tre eccellenti musicisti, fondono le proprie abilità per creare una miscela sonora fresca e allegra ma nello stesso tempo dinamica ed esplosiva. In alcuni pezzi collaborano basso, percussioni e triangolo.
C’è una sola composizione originale scritta da Will Sneyd (tra l’altro, potrei dire, molto futuristica e con la curiosa annotazione: contiene linguaggio forte), ma tutti i pezzi, siano tradizionali o cover, siano i waltz e two-steps cajun cantati in francese, l’inconsueta versione di Orange Blossom Special, le armonie blues di In My Time Of Dyin’, la stupefacente Old Joe Clark, la vibrante Poncho’s Lament di un giovane Tom Waits, tutti sono resi con freschezza ed originalità. Cosa dire poi della scoppiettante Cindy’s Breackdown, con il bonus del godibilissimo video ambientato in un’insolita Londra.
La loro ricetta si concretizza in un’ottima pietanza, a volte speziata a volte dolce, ma sempre autentica, rinfrescante e gustosa, e sempre altamente professionale: si percepisce la loro gioia di suonare. I Rosinators non sono i cloni di nessuno: non possiamo che augurare loro un successo sempre più ampio, la formula è vincente.
PDC Music CD0503 (Bluegrass Tradizionale, Cajun, Traditional Country, 2003)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 69, 2003
Ascolta l’album ora