Tracy Bird picture

Tracy Byrd è un giovane singer/songwriter che può essere tranquillamente definito un ‘fuoriclasse’ della moderna country music. Come tutti i fuoriclasse possiede il grande pregio di far sembrare facili e naturali anche le cose più difficili ed impegnative. Il suo modo di personalizzare e proporre le canzoni ne è l’esempio più lampante. Con estrema naturalezza riesce a interpretare, grazie ad una voce e ad un carisma che lo hanno reso una delle country stars più brillanti degli anni ‘90, sia canzoni in moderno Nashville-sound che brani honky tonk alla maniera degli ‘outlaws’.
Grandissimo fans di George Strait, (che “brought back the traditional sound to country music”), Tracy Byrd rappresenta una garanzia di continuità con la più pura tradizione musicale propria dei singers del Texas.

Nativo di Vidor, una piccola cittadina ad appena 15 miglia a est di Beaumont, possiede infatti quella innata sensibilità verso la country music che da sempre fa parte del bagaglio culturale di molti abitanti del ‘Lone Star State’.
Chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo dal vivo, ha potuto constatare che dietro quello Stetson e quella patina di superficialità che sembra caratterizzare molti artisti dell’attuale scena Nashvilliana, si cela un musicista serio e preparato che nonostante la giovane età (classe 1966), possiede molta esperienza e professionalità, acquisita probabilmente durante le interminabili nottate spese suonando con i Beaumont’s Cutter, una sconosciuta band texana che accompagna negli anni ’80 un giovane e altrettanto sconosciuto cantante di nome Mark Chesnutt.
Tra i due nasce una stima reciproca e quando la stella di Mark Chesnutt comincia a brillare di luce propria, è proprio Tracy Byrd, che nel frattempo aveva deciso di tentare la fortuna come solista, ad essere ingaggiato come artista di supporto per la tournee di oltre 200 date che Chesnutt si appresta ad intraprendere attraverso gli Stati Uniti.
Si tratta davvero di una svolta determinante per la carriera di Tracy Byrd, se si pensa che fino ad allora il nostro era abituato ad esibirsi alla Lamar University di Beaumont, l’università nella quale studiava.
Nel giro di poco tempo infatti firma il tanto sospirato contratto come con una grossa major, la MCA Nashville facendo così il suo ingresso “dalla porta principale” nel mondo del professionismo.
Dopo il singolo d’esordio That’s The Thing About A Memory esce finalmente il primo album, intitolato Tracy Byrd, che raggiunge la vetta delle charts americane nel maggio del 1993 e, trainato da un altro brano Holdin’ Heaven, vende quasi mezzo milione di copie nei soli Stati Uniti.
Come tutti i dischi degli artisti della generazione new-traditional anche Tracy Byrd risente inevitabilmente della notevole influenza di George Strait e George Jones, ma questo francamente sembra più un pregio che un difetto.

Il secondo CD No Ordinary Man va ancora meglio, riuscendo a raggiungere lo status di double-platinum nel giro di poche settimane. Prodotto da Jerry Crutchfield (che in passato aveva collaborato con Tanya Tucker e Lee Greenwood) No Ordinary Man contiene alcune canzoni notevoli come Lifestyles Of The Not So Rich And Famous, The First Step e Watermelon Crawl che grazie ad un video molto divertente raggiunge la top five e rimane in classifica per ben 134 settimane.
Il brano The Keeper Of The Stars, sempre tratto da No Ordinary Man, lancia addirittura un nuovo ballo nelle discoteche line-dance di tutto il mondo ed ottiene dalla CMA ben 5 Nomlnations all’Awards come ‘Single of the Year’.
Dotato di una voce calda e affascinante, Tracy Byrd consolida la sua fama di astro nascente della moderna country music spendendo buona parte del 1994 in tour con Reba McEntire.
Ma è con l’uscita del terzo CD, Love Lessons, che, a mio parere, Tracy incide il miglior album della sua carriera raggiungendo così la piena maturità artistica.
Si tratta di un album molto bello, lo stesso artista durante la conferenza stampa di presentazione del disco parla di Love Lessons in questi termini: “the best work I’ve ever done. The songs are great. Another year’s maturity has helped ma a lot, given me more confidence in myself”.
In effetti non si sbagliava, il disco schizza in testa alle classifiche e vi rimane saldamente per molte settimane. Alcune canzoni ( tipo 4 To 1 In Atlanta o Heaven In My Woman’s Eyes) diventano del classici e vengono continuamente trasmesse dalle radio country di tutto il Paese.
Intanto il 1995 trascorre caratterizzato da due tour davvero importanti: il primo (multi-miliardario) con Brooks & Dunn e il secondo (altrettanto multi-milardario) con Tracy Lawrence.

Nel 1996 la MCA Nashville pubblica il quarto album intitolato Big Love. Si tratta di un progetto ambizioso, affrontato dalla casa discografica senza badare a spese. Vengono infatti arruolati per la realizzazione dell’album artisti blasonati come Shawn Camp, Dean Dillon, Larry Bastian, Mark Nestler e Kostas. Il risultato è ovviamente ottimo e fra i dieci brani del CD diventa arduo e soggettivo indicarne i più riusciti.
La critica ed il pubblico assegnano comunque la palma di canzone migliore a Good Ol’ Fashioned Love, brano mid-tempo scritto da Mark Nestler e Tony Brown.
Nel frattempo la fama di Tracy Byrd raggiunge proporzioni mondiali grazie al Giochi Olimpici di Atlanta. Viene prescelto per una esibizione live che viene trasmessa in tutto il mondo (Italia esclusa) durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
Passano quasi due anni e nel 1998 il nostro ritorna prepotentemente in classifica con I’m From The Country, un album che mostra un Tracy Byrd estremamente attento nella scelta del materiale da registrare. Vi sono infatti alcuni brani, come la title track I’m From The Country, Back In Texas o Gettin’ Me Over Mountains che, oltre ad adattarsi perfettamente alle sue caratteristiche vocali, diventano grazie all’interpretazione particolarmente sentita dei veri e propri manifesti sulla bellezza della vita country intesa sia come stile di vita che come punto di riferimento spirituale.

Il 1999 si apre con una trionfale serie di concerti in Australia al Tamworth Country Music Festival nel Nuovo Galles del Sud, mentre nel frattempo la MCA pubblica l’immancabile Greatest Hits dal titolo Keepers che attraverso 11 grandi successi (When Mama Ain’t Happy, Someone To Give My Love To, Holdin’ Heaven, Lifestyles Of The Not So Rich And Famous, Watermelon Crawl, The Keeper Of The Stars (radio version), Love Lessons, Heaven In My Woman’s Eyes, Big Love, Don’t Take Her She’s All I Got e I’m From The Country) si appresta a diventare l’ennesimo million-seller.
Con uno ‘score’ di due dischi d’oro, due di platino e uno (No Ordinary Man) addirittura double-platinum, Tracy Byrd è attualmente uno degli artisti più acclamati della scena country, destinato a vendere milioni di dischi e a rimanere sulla cresta dell’onda per molti anni, a patto che riesca a mantenere quella freschezza e professionalità che sin dall’inizio ha caratterizzato la sua produzione discografica, ma questo non dovrebbe essere un problema perché stiamo parlando di un vero fuoriclasse.

Discografia:
Tracy Byrd – MCA 1993
No Ordinary Man – MCA 1994
Love Lessons – MCA 1995
Big Love – MCA 1996
I’m From The Country – MCA 1998
Keepers – MCA 1999

Gianluca Sitta, fonte Country Store n. 47, 1999

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