Un disco strumentale, una ristampa di un disco del 1972, per conoscere uno dei dobroisti più impegnati negli anni Settanta. Di lui ricordiamo, oltre alla collaborazione con Porter Wagoner, un paio di dischi da solo e la partecipazione al famoso Aereo-Plain di John Hartford (1971).
In quella formazione era presente Norman Blake, che in questo disco é il suo partner principale, supportandolo con chitarra e mandolino. Sam Bush al mandolino e David Taylor (chitarra in due brani) completano la scarna formazione.
I brani proposti, ad eccezione del tradizionale Sugar In The Gourd e di due creazioni di Blake, sono tutte composizioni di Tut. Il disco presenta nel modo migliore e più completo possibile il suo stile. Contrariamente alla maggior parte dei dobroisti, Tut Taylor utilizza il flat-pick nella mano destra, il che se da una parte limita le possibilità dì arpeggio, stimola dall’altra le ricerche melodiche.
Intendiamoci, dopo aver ascoltato dobroisti come Mike Auldridge e Jerry Douglas, tanto per fare dei nomi, tutto il resto può sembrare banale. L’atmosfera creata da Tut Taylor é rilassata, i brani sono tutti ‘giusti’ nella loro semplicità; a volte sembra di ascoltare il Blake del Rising Fawn Ensemble, sia per l’atmosfera che per le melodie, e d’altra parte che tra i due musicisti ci possano essere dei punti di contatto non é strano.
Certo che un disco strumentale (un solo brano cantato, Daisy Dean) basato su chitarra e dobro incontrerà sicuramente più interesse presso musicisti, mentre rischia di annoiare un ascoltatore generico. Come per tanti altri dischi di questo tipo, lo giudicherete comunque gradevole se vi limiterete ad ascoltare solo alcune tracks: Ghost Picker, Midnight At Beanblossom, Steven Steel, Oasis o Picking On Josh.
Rounder CD OO11 (Country Acustico, Bluegrass Tradizionale, 1998)
Mariano De Simone, fonte Country Store n. 46, 1999
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