Victor Sanz - Hey Country cover album

Non vedevo l’ora di ascoltare questo Hey Country perchè dopotutto sono passati ben cinque anni dal suo promettente esordio Destination Unknown.
Lasciatemi dire che è valsa la pena aspettare tutto questo tempo perché tutte le otto tracce di questo nuovo lavoro di Victor Sanz sono dei pezzi gradevoli, ma lasciatemi anche dire che otto canzoni non sono sicuramente abbastanza per la fame che avevano i suoi fan.
Il disco comunque è ottimamente confezionato intorno alla bella voce di Victor, il sound è country piuttosto tradizionale, un country più vicino al Bakersfield sound che non alle melodie latineggianti che ascoltava in casa da bambino. Qualche divagazione nel rock poi non guasta.

Vivere a soli venti miglia da Bakersfield è stato importantissimo per Victor e forse non ha reso felice i suoi genitori, entrambi immigrati dal Messico, che cercavano di fare entrare nella testa di Victor la musica che tanto amavano e ascoltavano nel loro paese d’origine.
Se pur provvisto di una bella voce, Victor non eccelle come autore e l’unico pezzo da lui scritto, Nobody Is To Blame, risulta essere il meno interessante.
Questo era prevedibile vista la squadra incredibile di autori che ha messo insieme per questo disco: Jim Lauderdale, Clay Blaker, Jerry Salley, Tim Mensy, Willie Nelson, Jeffrey Steele e Billy Yates, quest’ultimo anche produttore.
Le mie tracce preferite sono la prima, l’ormai celebre ballata honky tonk It’s Only Cause Your Lonely di Jim Lauderdale e Hello Walls di Willie Nelson, anche se siamo lontani anni luce dalla leggendaria versione di Faron Young. Molto bella pure I Think I Like It della coppia Jerry Salley e Billy Yates. Disco gradevole ma forse ancora un po’ acerbo. Aspettiamolo al prossimo appuntamento per un giudizio definitivo sul suo talento, sperando di non dover attendere ancora un lustro.

WCI 8604 (Traditional Country, 2005)

Roberto Campovecchi, fonte TLJ, 2007

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