Nell’introdurre Waylon & Willie, devo dire che le ultime prove discografiche di Waylon Jennings non mi sono eccessivamente piaciute. Mi riferisco in particolare ad Are You Ready For The Country ed a Waylon Live. Due album molto lontani dalla bellezza di The Outlaws. L’ultimo Ol’ Waylon ha rappresentato un ritorno su livelli discreti mentre l’antologia This Is Waylon Jennings non fa, naturalmente testo. Tra l’altro Ol’ Waylon ha venduto moltissimo negli States mentre il best non è entrato nelle charts ed ha venduto in Italia mille copie, più o meno. A mio avviso questo insuccesso è dovuto anche alla poco felice scelta dei brani, ma non voglio sembrare pedante.
Questo Waylon & Willie è un gradito ritorno ai fasti del passato. Non è forse ai livelli di Outlaws ma ci si avvicina e non è detto che non lo superi. Ciò mi fa pensare che la figura centrale di questa opera non sia tanto Waylon, ma Willie Nelson. Nelson che passato alla Columbia ha dimostrato di essere quanto mai vivo (vedi il disco To Lefty From Willie). Cosa che non si può dire per Waylon. Comunque quello che ci interessa in questa sede è questo Waylon & Willie. Il suono outlaw è più che mai presente. Le deliziose atmosfere acustiche, le ballate, le voci calde dei due protagonisti, fanno di questo disco una opera più che buona, e collocano i due tra le cose più belle, e più particolari, del panorama country americano. Tra le songs c’è il classico Pick Up The Tempo ed una song scritta da Stevie Nicks dei Fleetwood Mac. Incredibile la copertina.
RCA AFLI-2686 (Outlaws, 1978)
Massimo Stefani, fonte Mucchio Selvaggio n. 6, 1978
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