Esce, a meno di due anni di distanza dalla pubblicazione originale, la ristampa di uno dei lavori migliori di Willy DeVille, Backstreets Of Desire. I problemi di Willy con le case discografiche sono noti: non riesce a pubblicare i dischi in USA, e per ottenere un contratto è dovuto andare in Francia, dove risiede la Fnac, distribuita in Italia dalla Ricordi. Questa ristampa targata Rhino sopperisce quindi in parte alla latitanza del nostro sul mercato del suo paese d’origine.
Rimane da chiedersi come l’industria discografica degli States continui a ignorare un artista valido e tutt’altro che invendibile come DeVille. Misteri del music business.
Backstreets Of Desire, CD dallo stupendo titolo (in italiano suona più o meno: “Le vie secondarie del desiderio”) è una delle migliori opere del newyorchese, quella che perlomeno ci ha riconfermato la sua ottima forma dopo il già buono Victory Mixture (1990), il primo disco dopo la rottura del contratto con la A&M.
Backstreets Of Desire è l’ultimo disco in studio di Willy, che in seguito ha pubblicato solo il ‘live’. E’ un disco dove il nostro, spesso in compagnia di diversi ospiti come David Hidalgo (Los Lobos), Zachary Richard e Dr. John, spazia dal rock di I Can Only Give You Everything al folk di Empty Heart, al soul di Come To Poppa, attraverso le atmosfere latineggianti di Hey! Joe, il capolavoro del disco. Solo un grande può infatti essere capace di trasfigurare in questa maniera una delle canzoni più famose e suonate della storia del rock.
Va ripetuto, è veramente difficile credere che gli americani non si siano accorti di un disco come questo, che ha venduto bene persino in un mercato anomalo come quello italiano. Questa è l’occasione buona per rimediare, anche per chi, qua da noi, fosse stato distratto al tempo.
Rhino R2 71686 (Roots Rock, 1992)
Gianni Sibilla, fonte Out Of Time n. 5, 1994
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