Wylie & The Wild West - Way Out West cover album

Wylie & The Wild West tornano, in questi giorni tiepidi d’autunno, con un nuovo album che sarà un buon viatico per rallegrare le sere a venire. Wylie, ragazzo originario del Montana, oltre a cantare suona il basso e, in compagnia dei suoi pards (Mike Fried: steel, dobro, acoustic & electric guitar; Ray Doyle: chitarre acustiche ed elettriche e Larry Mitchel che sostituisce Kenny Griffin alla batteria), ci propone con tono esuberante una miscela composta da musica country, western swing, yodelin’ cowboy songs, rockabilly e honky tonk anni ’50.
Già in passato Mr. Wylie si era dimostrato autore e interprete eccellente; songs come la splendida Hey Maria, Too Late, Ugly Girl Blues (in duetto con Merle Haggard) o Cattle Call avevano colpito nel segno. Pur transitando su piste polverose percorse più volte e che valicano barriere generazionali, c’è un segno di freschezza e un entusiasmo accattivante e coinvolgente. Un modo di fare musica genuino e classicamente moderno, che nutre le proprie radici nell’humus della tradizione, che ha come fonte ispirativa personaggi come Jimmie Rodgers, Hank Williams, Bob Wills, Commander Cody, Riders In The Sky, Gene Autry, Tex Owens.

Le belle canzoni non mancano: da Jingle Jangle Jingle, swing e un bel gioco di voci e Floyd Domino al piano alla graziosa Rain Rain, con fisarmonica sullo sfondo e un bel violino; sapori tex-mex e yodel a profusione in Give Me Pinto Pal e piacevoli ballate come Sidewalks Of LA o il rockabilly di I’m Your Man e l’orologio del tempo che si è fermato agli anni ’50 nella conclusiva I Still Get A Thrill.
Il merito principale di Wylie è quello di non cercare niente di particolarmente nuovo, ma di rileggere con tono disincantato e il giusto distacco le citazioni sopracitate e di essere deliziosamente attraente e sfizioso.

Rounder 3152 (Alternative Country, Western Swing, 1996)

Claudio Giuliani, fonte Out Of Time n. 24, 1997

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