Zubot And Dawson - Chicken Scratch cover album

Schematizzando pesantemente, nel variegato mondo del bluegrass c’è chi suona tradizionale come i grandi padri, c’è chi propone un suono più contemporaneo con armonizzazioni moderne, e ci sono quelli più progressivi, con forti influenze e arrangiamenti jazz o rock o cos’altro.
Poi c’è chi va oltre, e ancora più oltre, presentando una musica eterogenea dove le sonorità bluegrass sono appena un accenno o un ricordo, sepolte sotto una marea di contaminazioni di tutti i tipi e di tutte le provenienze. Ecco, Zubot & Dawson possiamo tentare, ma solo tentare, di inquadrarli in quest’ultima categoria.
Jesse Zubot suona violino e mandolino, Steve Dawson la chitarra e svariati tipi di resonator guitar e provengono dalla West Coast del Canada. Chicken Scratch è il loro terzo disco, ed i due dinamici musicisti si fanno aiutare principalmente da basso, percussioni e tastiere.

Le influenze dichiarate sono Bela Fleck, Tony Rice, Ry Cooder, David Grisman, e la loro musica è un insieme di folk, country, funk, classica, rock, hawaiano, blues, elettronico ed anche bluegrass, tutto ed ai confini di tutto, molto composito ma abbastanza piacevole all’ascolto, un genere che loro stessi definiscono “Strang” (sarà una contrazione di strange, strano, bizzarro o di strangle, strangolare, sopprimere…).
In mezzo a questo calderone di suggestioni le tracce che più si avvicinano alle nostre orecchie sono l’iniziale Ed’s Wake e la divertente Hoedown, ma curiosi sono anche i virtuosismi di The King Of America oppure le stimolanti versioni della dolce May You Never o di Hellhounds On My Trail del bluesman Robert Johnson, gli unici due pezzi cantati. Tutti brani ben diversi tra loro, coinvolgenti, intensi e subito familiari, dove melodia, ritmo e improvvisazione spinta la fanno da padrone. Chicken Scratch è da gustare senza pregiudizi.

True North 277 (Bluegrass Progressivo, Roots Rock, 2002)

Claudio Pella, fonte Country Store n. 67, 2003

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