Dalla copertina del dischetto mi occhieggia il volto rugoso di Ralph Stanley, ed accanto a lui l’espressione seria, compresa nel ruolo, di Jim Lauderdale: il buon vecchio Ralph, un mostro sacro dell’erba blu, del quale so dire solamente bene e la cui musica è parte del mio cuore, ed il giovane Jim, cantautore country con alle spalle una manciata di ottimi dischi. Il titolo di copertina sembra un fumetto che esce dalla bocca di Ralph Stanley: I feel like singing today, oggi ho voglia di cantare.
La prima cosa che salta all’orecchio sono le voci, due voci diversissime ma complementari. Non credo molto agli artisti country che si mettono a cantare bluegrass, hanno voci un po’ troppo impostate e perfettine, oppure totalmente fuori luogo (ancora adesso la voce di Steve Earle nel disco The mountain con la Del McCoury Band mi infastidisce assai), però Jim Lauderdale si cala molto bene nella parte, e si dimostra, a mio avviso, ottimo nei brani gospel. L’altra voce appartiene a Ralph Stanley: una voce rotta dall’età (ha ben più di 70 anni, il grande vecchio), ma splendida. Il brano Like Him mi ha lasciato senza fiato, sia al primo sia all’ennesimo riascolto: la spiritualità, la potenza e l’emozione che trasudano da questo pezzo sono degne della più grande tradizione di gospel-bluegrass.
Tra le varie tracce di I Feel Like Singing Today, un paio di classici Stanley, Who Will Sing For Me e la bellissima e partecipata Harbor Of Love, un pezzo di Johnnie & Jack degli anni 50, mentre quasi tutti gli altri sono scritti da Jim Lauderdale, da solo o come co-autore. Spiccano fra questi la title-track, la già citata Like Him e la breve ma intensa I Wish Today Could Be Tomorrow. In ogni modo un lavoro appassionato, destinato a rimanere nel cuore di tutti gli amanti di bluegrass tradizionale.
I musicisti che suonano con loro sono la recente formazione dei Clinch Mountain Boys, vale a dire James Alan Shelton alla chitarra, Steve Sparkman al banjo, James Price al fiddle, mandolino e voce, Jack Cooke al basso e voce ed infine Ralph Stanley II, il figlio, alla chitarra e voce. Di alcuni di loro posseggo dei dischetti incisi a proprio nome, editi dalla benemerita Copper Creek, che sinceramente non mi avevano entusiasmato: ottima tecnica, ma un pochino, per così dire, freddini. Ascoltando questo disco debbo ricredermi: sarà l’importanza dell’evento, non so, ma l’atmosfera complessiva è calda e partecipata.
Il dischetto (ampiamente raccomandato) è sotto il nome di Jim Lauderdale e Ralph Stanley, ma nella mia raccolta non lo metterò sotto la lettera “L”, bensì sotto la lettera “S”, di Stanley sound: continua pure ad aver voglia di cantare, sia oggi sia domani e dopodomani, buon vecchio Ralph, noi ti siamo sempre vicini.
Rebel 1755 (Bluegrass Tradizionale, 1999)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 53, 2000
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