Un disco per Chris Jones che può essere definito antologico, una specie di greatest hits ricavato dai soli quattro precedenti dischetti a suo nome, anche se la sua carriera è ben più lunga e intensa, partendo dalla fine degli anni ’70 e passando attraverso molteplici gruppi ed esperienze.
Nella ricca raccolta troviamo tre pezzi dall’album Blinded By The Rose del 95, tre da No One But You del 97, due da Follow Your Heart del 98 e quattro da Just A Drifter (forse il suo disco più bello) del 2000, oltre ad uno strumentale tratto da una compilation di chitarra flatpicking del 2001.
Una raccolta che rende evidente la sua ottima vena compositiva: difatti tutti i pezzi sono scritti da lui, da solo o a quattro mani, mentre i sidemen che prestano la loro collaborazione sono tra i migliori sulla piazza, a partire da Ron Stewart, Adam Steffey, Rob Ickes, Aubrey Hainie e tanti altri fino alla moglie Sally Jones.
Poi finalmente ci sono anche tre brani nuovi (e meno male, tanto per giustificare il prezzo d’acquisto): la title-track A Few Words è una canzone intima e delicata, con un arrangiamento spartano che ne fa risaltare la tristezza. Too Far Down The Road è appena più mossa, arricchita dal banjo della sempre brava e carina Kristin Scott Benson che ricama un delicato tappeto armonico, mentre nell’altro pezzo nuovo Nelson And The Mountains si sente l’influenza ritmica dei co-autori Dixie & Tom T. Hall con l’apertura lasciata al banjo dell’amico Ron Block, suo compagno nella band Weary Hearts quindici anni fa.
Una buona panoramica di belle canzoni, valorizzate dalla voce ricca, espressiva e un po’ country di Chris Jones, un bluegrass moderno e tranquillo (la rivista Bluegrass Now l’ha definito Low Lonesome Sound, in contrapposizione al classico High Lonesome creato da Bill Monroe), un bluegrass tranquillo dicevamo ma sempre efficace e piacevole.
Rebel 1129 (Bluegrass Moderno, 2002)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 69, 2003