In un’epoca dove canzoni come Man Of Constant Sorrow e Murder On Music Row sono divenuti dei classici per gli amanti della musica country tradizionale è bello dare anche la giusta considerazione agli artisti che hanno già da molti anni dato il loro contributo alla musica country. Questo è il caso di Vernon Oxford.
Nasce settant’anni fa vicino a Rogers, Arkansas da una famiglia molto musicale. Diventa un bravo fiddle player grazie agli insegnamenti del padre ed impara anche a suonare la chitarra fino a decidere di entrare, già giovanotto, nel mondo della musica in maniera professionale.
Dopo diverse serate nell’area di Kansas City decide di spostarsi a Nashville (1964). Si presenta alla RCA-Victor per cercare di ottenere un contratto e viene accolto da Bob Ferguson che gli chiede di cantare alcuni pezzi non avendo da presentare alcuna registrazione.
L’etichetta però al momento non era interessata al lancio di nuovi talenti ma l’ostinazione di Vernon che continuava a ripresentarsi, viene premiata. Un certo Harlan Howard comincia a scrivere canzoni per Vernon e la RCA rivolge finalmente le proprie attenzioni verso di lui facendogli fare una prima incisione (1965) che viene pubblicata su singolo in distribuzione nel febbraio del 1966. Seguono altri singoli ed un album ma nel ’68 il suo contratto non viene rinnovato. Fra le canzoni di questo periodo vanno ricordate Watermelon Time In Georgia, Move To Town In The Fall, Baby Sister, The Old Folks Home.
A questo punto Vernon collabora per un periodo con la piccola etichetta Stop e gira il mondo facendo diverse esibizioni dal vivo. La sua popolarità in Inghilterra e in Scandinavia cresce notevolmente anche grazie alla rivista Country Music People e nel 1973 la RCA viene tempestata da lettere di fans che richiedono altro materiale di Vernon spingendola così a far firmare nuovamente un contratto all’artista, che durerà fino al 1978, da cui scaturiscono 2 nuovi album di buon successo. Fra i brani migliori citiamo Redneck National Anthem e Shadow Of My Mind.
Nel frattempo Vernon aveva inciso splendide canzoni come Woman Let Me Sing You A Song, Field Of Flowers, Stone By Stone, Let’s Take A Cold Shower, Hide, Goin’ Home, Behind Every Good Man There’s A Woman, Roll Big Wheels Roll, Babies Stop Your Crying, Forgetfulness For Sale e il pezzo di minor successo datato ’76 In The Shadow Of Your Mind.
Nel 1979 ecco un nuovo album per la Rich R Tone label come America’s Unknown Superstar e invece I Love To Sing per la tedesca Bear Family. Come in molti altri casi la notorietà di Vernon Oxford era prevalentemente concentrata in Europa, Australia e Nuova Zelanda mentre è stato sempre poco considerato negli Stati Uniti.
Quando poi entra in collaborazione con la Rounder Records e realizza diversi album come If I Had My Wife To Love Over viene riconsiderato anche in America e si esibisce in diversi festival europei: Goteborg (Svezia), Parigi (Francia), Francoforte (Germania) e Gstaad (Svizzera) dividendo il palco con artisti come Johnny Cash, George Jones, Waylon Jennings, Mac Wiseman, Johnny Russell, Anita Carter, Stonewall Jackson, The Originai Hank Williams’ Drifting Cowboys, Stella Parton e altri.
Resta popolare in Europa per tutti gli anni ’80 e `90, ricordiamo un’esibizione in un club a Parigi accompagnato dalla band francese dei Canyon Riders e il contratto con l’etichetta svizzera Montana per la quale registra diverso materiale classico. Nella metà degli anni novanta anche la Bear Family realizza un box di ben 5 CD con l’intera produzione di Vernon composta da 142 brani e un booklet dal titolo Keeper Of The Flame…. poi Vernon torna nell’ombra.
A questo punto per diversi anni Vernon trova un lavoro alternativo finchè nel 2002 il suo amico Everett Corbin a Nashville decide di ripubblicare alcuni suoi album tra cui He’s A Unknown Superstar col titolo The Oxford Touch facendolo ritornare alla carica con spettacoli dal vivo ed interviste radiofoniche da Las Vegas fino in Belgio, Norvegia, Australia e Nuova Zelanda. Nelle chart vengono inclusi brani come If Kisses Could Talk, A Blanket Of Stars, Yust Wanna Somebody To Love Me, Walkin’ My Baby Blues Away, Gonna Ease My Worried Mind.
Alcuni dei suoi brani vengono anche inseriti nella colonna sonora di film come Cola Miner’s Daughter, Living Proof, The Thing Called Love, Boone e Country Gold mentre la British Broadcasting Company realizza un film su Vernon Oxford dal titolo Power In The Blood.
Dopo essere apparso diverse volte al ‘Grand Ole Opry’ e al ‘Wheeling Jamboree’ è presente al `Country Cavalcade Festival’ di Helsinki, Finlandia, e quando viene invitato alla Brooklyn Academy of Music riceve cinque riconoscimenti e tre standing ovations.
Fra le sue più recenti esibizioni ricordiamo uno show in Scandinavia di gran successo e diverse recensioni apparse su svariate riviste di settore. Oggi Vernon Oxford è pronto a incidere nuovi dischi e riprendere i tour in tutto il mondo per la gioia dei suoi numerosi fans: The real thing lives on!
Dischi consigliati:
Keeper Of The Flame (5 CD boxset Bear Family bcd 15774 – Germany 1995)
The Oxford Touch (Old Homestead Records ohcd 3005 – USA 2002)
Si ringrazia: Everest Corbin (Everett Corbin Publishing), René `Cochran’ d’Amico, Richard Weize (Bear Family), Larry Delaney (Country Music News – Canada), ‘Big’ Al Field (Triple U FM – Australia) e tutti i fans.
Maurizio Maiotti, fonte Jamboree n. 42, 2004