Lewis Cowdrey – It’s Lewis cover album

Altro talento del Lone Star State, Lewis Cowdrey, all’esordio discografico su Antone’s, firma un disco di blues, rock-blues che ricorda molto il suono di gruppi come Faboulous Thunderbirds, o altri bluesmen texani come Johnny Copeland.
Quattordici pezzi, covers e composizioni di Cowdrey accompagnato da un solido gruppo di musicisti su cui spicca il tastierista, piano e Hammond Mike Kindred. Voce dal timbro medio che a me ricorda molto Kim Wilson, It’s Lewis è un gustoso album di blues, r&b, rock-blues che inizia con lo strumentale Skin To Skin r&b funky con chitarra wha-wha.
Not Doing Too Bad blues shuffle con sezione fiati, cover del mitico James Brown con I Don’t Mind una discreta interpretazione di Lewis. Itchy & Scratchy r&b funky, Hammond e ottoni in evidenza con assolo del tenor sax. Boogie per I Got My Eyes On You vocal e armonica solo di Cowdrey.

Title track It’s Lewis, atmosfera da piccolo club, notturna per From Any Angle con bel solo al piano di Mike Kindred. Tributo a Jimmy McCracklin con Think blues e altro assolo di armonica; il r&b di Wonderful One cover di Holland-Dozier-Holland; il clima r&b prosegue con Dressed Too Short di Syl Johnson. Bloody Tears, Check It Out On Me, No Flate, un blues con slide guitar e due r&b ci portano all’altro strumentale che chiude l’album, Wade In The Water ottimo lavoro della sezione fiati e bel solo all’armonica.
In conclusione, un buon album di blues r&b funky, suonato da musicisti rodati da anni di live shows nei club texani, una buona voce non originalissima, ma piena di soul-feeling. Da scoprire, come molti altri prodotti analoghi che le labels minori sfornano con sorprendente gusto e regolarità.

Antone’s CD 0029 (Blues, 1994)

Antonio Burato, fonte Out Of Time n. 5, 1994

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