Insieme a Bill Monroe, Flatt & Scruggs sono i musicisti più rappresentativi ed importanti della musica bluegrass. Se il primo è stato il creatore, colui che ha concepito e impostato questo nuovo suono, Earl Scruggs con la sua particolare tecnica di suonare il banjo e Lester Flatt con la sua voce insieme ai Foggy Mountain Boys l’hanno sviluppato e reso popolare.
Lester Raymond Flatt nasce il 19 giugno 1914 ad Overton County, nelle Cumberland Mountain dell’East Tennessee, e lasciata presto la scuola per il lavoro, in una fabbrica tessile conosce colei che diventa sua moglie, Glady Stacy.
In ogni modo la musica ha sempre una gran parte nella sua vita e suona con vari gruppi in diverse radio fino a quando, nel 1943, lui e la moglie sono con i Kentucky Pardners di Charlie Monroe. Dopo appena un anno va a Nashville ed entra a far parte dei Blue Grass Boys di Bill Monroe dove troverà Earl Scruggs.
Earl Eugene Scruggs nasce il 6 gennaio 1924 a Flint Hill nel North Carolina ed inizia ad esibirsi in pubblico all’età di sei anni nella band del fratello mentre a quindici suona con i Morris Brothers. Dopo gli studi e dopo aver lavorato, anche lui, in una fabbrica tessile per aiutare la madre rimasta vedova, ricomincia a suonare con una band in varie radio. L’occasione arriva quando nel 1945 ha l’opportunità di sostituire Stringbean nei Blue Grass Boys.
Bill Monroe lo lascia sviluppare la sua già particolare tecnica di banjo ed in breve tempo il suo suono diventa un elemento distintivo della band. Il suo banjo suonato nel caratteristico three-finger style, la solida chitarra e le straordinarie capacità vocali di Lester Flatt insieme al fiddler Chubby Wise ed al bassista Cedric Rainwater aiutano Bill Monroe a definire compiutamente la bluegrass music.
Passano solo tre anni e nel 1948 Flatt e Scruggs, rendendosi conto del proprio potenziale, lasciano la band per abbracciare la carriera da soli e fondano i Foggy Mountain Boys. Incidono per un paio d’anni per la casa discografica Mercury (le famose Mercury Sessions che comprendono anche Foggy Mountain Breakdown, So Happy I’ll Be, Salty Dog Blues, Roll In My Sweet Baby’s Arms e Down The Road) prima di firmare per una major, la Columbia, nel 1950.
Il loro suono è un bluegrass più morbido, rotondo rispetto al high lonesome di Monroe, ed il successo è altissimo: la Martha White Mills, ditta di prodotti da forno e più famoso sponsor nella musica bluegrass, li assume per il suo show radiofonico e successivamente televisivo, entrano alla Grand Ole Opry e le loro canzoni scalano le zone alte delle classifiche.
Moltissimi sono i titoli da ricordare: da ‘Tis Sweet To Be Remembered del 1952 a Flint Hill Special, da Cabin On The Hill a I’m Working On A Road (To Glory Land), da Blue Ridge Cabin Home a Earl’s Breakdown, pezzi entrati nella storia della musica e nel cuore degli appassionati. E molti sono anche i musicisti che si alternano nei Foggy Mountain Boys, tra gli altri Paul Warren, Curly Seckler, Jake Tullock, Buck ‘Josh’ Graves, Mac Wiseman, Jim Shumate, divenendo la band più popolare e più copiata della Golden Era del bluegrass.
Dagli inizi degli anni ’60, con la diffusione della televisione e approfittando indirettamente del folk revival, la loro popolarità aumenta. Di quegli anni sono altre canzoni notissime, quali Polka On a Banjo, Go Home, The Legend Of The Johnson Boys. E sempre la televisione dà loro ancora una mano: nel 1962 la CBS trasmette una sit-com intitolata The Beverly Hillbillies, e la sigla The Ballad Of Jed Clampett interpretata appunto da Flatt & Scruggs raggiunge i vertici della classifica, dando a loro ed al bluegrass notorietà nazionale, più di quella che gli aveva dato lo stesso Bill Monroe.
Rilevante è anche, nel 1968, l’inserimento di Foggy Mountain Breakdown nel famoso film Bonnie And Clyde nonostante l’incongruità (non può una musica inventata negli anni ’40 essere la colonna sonora di un film ambientato negli anni ’30). Altri successi li accompagnano fino al febbraio 1969 quando differenza di vedute (Scruggs spingeva sempre di più per ampliare la loro musica con nuovi suoni, dal rock & roll ai folksinger, mentre Flatt era molto legato alla tradizione) ed anche forse la troppa fama raggiunta, li spinge a separarsi dopo ventun anni di cammino comune, più i tre con Bill Monroe.
Ciascuno forma un proprio gruppo. Lester Flatt, sotto il nuovo nome di Nashville Grass si porta dietro buona parte dei Foggy Mountain Boys con l’aggiunta del banjo di Vic Jordan ed il mandolino di Roland White, mantenendo il contratto con la Martha White Mills. Dopo un’incisione un po’ debole per la Columbia, firma per la RCA Victor con la quale registra una serie di ottimi dischi sempre nel segno del suono tradizionale degli inizi.
Numerosi cambi di organico segnano questo periodo, che vede anche un giovane Marty Stuart al mandolino. Spiccano inoltre tre dischi incisi con Mac Wiseman e, sotto la nuova etichetta Flying Fish, un disco con John Hartford e Benny Martin. Nel 1975 comincia ad avere problemi di salute rimanendo saltuariamente attivo fin quasi alla morte, l’11 maggio del 1979, poco prima di un progettato riunion album con Earl Scruggs. La sua è unanimemente considerata una delle voci più belle della storia del bluegrass, morbida e calda ma incisiva e potente, ed anche una delle più imitate.
Earl Scruggs al contrario del suo ex compagno sceglie sonorità più progressive, orientate verso il rock, con un nuovo gruppo che chiama Earl Scruggs Revue del quale fanno parte anche i figli Randy e Gary. Continua la collaborazione con la Columbia con la quale incide diversi album sempre di buon successo, ben accolti soprattutto da un pubblico giovane, tra i quali nel 1971 His Family & Friends con i Byrds, Bob Dylan Joan Baez e Doc Watson e nel 1983 Top Of The World con Ricky Skaggs, Rodney Dillard ed i Burrito Bros.
Da segnalare anche un disco con Tom T. Hall intitolato The Storyteller & The Banjo Man e la sua partecipazione a Will The Circle Be Unbroken della Nitty Gritty Dirt Band, sia al volume I del 1972, al volume II del 1989 ed al recente volume III del 2002, nonché una delle sue ultime fatiche, Earl Scruggs & Friends edito nel 2001 con un altissimo numero di ospiti, da Elton John a Sting a Johnny Cash.
Attualmente problemi di salute non gli permettono di essere attivo in pieno. È ritenuto uno dei più importanti banjoisti della storia, non solo per la sua abilità e versatilità, ma anche per il suo stile di suonare. E le polemiche sul three-finger style, che aveva certamente conosciuto da altri musicisti del North Carolina, non diminuiscono l’importanza di Earl Scruggs, che gli ha dato pieno compimento nel bluegrass e lo ha fatto conoscere nel mondo.
Nel 1985 Flatt & Scruggs entrano nella Country Music Hall Of Fame e nel 1991 nella Hall Of Honor della appena costituita International Bluegrass Music Association. Le Mercury Sessions sono pubblicate in un paio di dischetti della Rounder mentre tutta la discografia di Flatt e Scruggs dal ’48 al ’69 si può trovare in tre pregevoli cofanetti della tedesca Bear Family Records, etichetta che ci propone anche un ulteriore cofanetto con le registrazioni complete del solo Lester Flatt dal ’69 al ’75.
1948 – 1969
Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Gospel, Folk
Claudio Pella, fonte TLJ, 2003