Billy Boy Arnold cover album

Resta in Canada Billy Boy Arnold, dopo un paio di riusciti album per la Electro-Fi in cui omaggiava due dei suoi maestri, John Lee ‘Sonny Boy’ Williamson e Big Bill Broonzy (“Il Blues” n. 120), cambia etichetta. Torna alla Stony Plain, dove si era già accasato il tempo di un CD, Boogie And Shuffle (“Il Blues” n.77) era il 2001. Ritrova oggi anche lo stesso produttore di allora, Duke Robillard e come il titolo lascia intuire, questa volta le coordinate musicali si allargano e il suono si arricchisce di fiati e coristi. Il soul classico lo si ritrova disseminato in diversi punti, dall’iniziale Coal Man (Mack Rice), passando per 99 Lbs, nota nella versione di Ann Peebles, oppure di Don’t Set Me Free che ricorda non poco nell’arrangiamento certe cose di Ray Charles.

La voce di Arnold è sempre piuttosto tranquilla, non certo tonante, lui saggiamente non la forza quasi mai anche in momenti in cui il rischio di farlo ci sarebbe. Diciamo che si adatta alle pieghe del brano, seguendo le linee tracciate dalla band. Le cose migliori, tuttavia, saltano fuori da una frizzante I’d Rather Drink Muddy Water, abbellita da ottimi interventi al piano, suonato da Bruce Bears e basso acustico e da uno dei rari autografi, What’s On The Menu Mama, un tempo medio chicagoano classico, dove emerge anche l’armonica di Billy Boy, e si fa apprezzare ancora una volta il bel contributo del pianista. Il lirismo contenuto nello slow blues Worried Dream (B.B. King), dà modo a Duke Robillard di mostrare la sua perizia e pulizia tecnica, con belle parti soliste e ad Arnold fornire una prova canora efficace.

Alcuni pezzi a dire il vero stati affrontati da innumerevoli artisti, ci riferiamo ad esempio a Nadine (Chuck Berry) oppure a St. James Infirmary e Ain’t That Just Like A Woman, queste versioni di Arnold e soci scorrono, magari non indimenticabili, ma piacevoli, grazie ad un bel tappeto sonoro che viene a crearsi. E’ appunto la sensazione con cui ci lascia il disco, sulle note della sua Keep On Rubbing (il testo è ricco di doppi sensi): un veterano in buonissima forma, che ancora si diverte a suonare.

Stony Plain  1378 (CDN) (Chicago Blues, 2014)

Matteo Bossi, fonte Il Blues n. 129, 2014

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