Parlare dei Byrds vuol dire ripercorrere le gesta di David Crosby (ex-folksinger poi con C.S.N. & Y. ed oggi con Crosby, Raymond & Peavar), Jim ‘Roger’ McGuinn (ex-folksinger e da sempre alfiere del nome Byrds), Gene Clark (ex-New Christy Minstrels poi con la Dillard & Clark Expedition), Chris Hillman (ex-Hillmen, ex-Kentucky Mountain Boys o Scottsville Squirrel Barkers, poi con i Flying Burrito Brothers, i Manassas, la Souther-Hillman & Furay Band ed in tempi più recenti con la Desert Rose Band ed Herb Pedersen), Michael Clarke (poi con i Flying Burrito Brothers ed i Firefall), Gram Parsons (ex-Shilos ed ex-International Submarine Band, la prima band ufficiale di country-rock), Clarence White (ex-Kentucky Colonels ed ex-White Brothers), Gene Parsons (poi con i Flying Burrito Brothers) e Skip Battin (ex-Skip & Flip, ex-Evergreen Blueshoes poi nei Flying Burrito Brothers e nei Burrito Brothers).
Tutti i membri importanti dei Byrds hanno inciso da solisti e particolarmente significativi sono i lavori di Gene Clark, David Crosby, Gram Parsons e Jim (poi diventato Roger con la conversione alla religione orientale) McGuinn.
I Byrds hanno rappresentato a lungo la risposta americana allo strapotere discografico dei Beatles e parte della loro fama iniziale è dovuta alla storica cover di Mr. Tambourine Man (Bob Dylan) ed al suo arpeggio di chitarra elettrica (Rickenbaker) a 12 corde che è rimasto marchio indelebile del cosiddetto ‘jingle-jangle sound’ di Roger McGuinn.
Molte altre sono state, nel tempo, le remakes di brani di Dylan a cura dei Byrds, tanto da essere poi raccolte in un unico album intitolato Byrds Play Dylan, fra queste vanno ricordate di diritto Chimes Of Freedom, Lay Down Your Weary Tune, The Times They Are A-Changin’, My Back Pages, You Ain’t Goin’ Nowhere, Nothing Was Delivered, Lay Lady Lay, Just Like A Woman fino a Paths Of Victory.
Dopo un primo periodo (1965-1966) di orientamento folk-rock, il gruppo si sposta verso un suono più psichedelico e sperimentale, arrivando a coniare il neologismo raga-rock, legato a sonorità di ispirazione indiana (si veda l’analoga influenza della filosofia orientale sull’opera di George Harrison e dei Beatles – Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band).
Il Luglio 1968 corrisponde all’inizio del periodo country-rock dei Byrds, con l’entrata di Gram Parsons nella band e l’uscita di uno dei dischi più rappresentativi di questo fortunato filone: Sweetheart Of The Rodeo. La rivalità personale ed artistica fra McGuinn e Parsons porta successivamente all’abbandono del gruppo da parte di Gram, che andrà a fondare i Flying Burrito Brothers insieme a Chris Hillman.
McGuinn porterà avanti il suo ruolo di leader fino all’inizio degli anni ’90, attraverso svariati cambi di formazione, che sfoceranno in una reunion dei Byrds originali (1973) suggellata dall’album Byrds su Asylum. Più volte si parlerà di nuove reunion negli anni a venire, fino alla morte di Gene Clark, che porrà fine a qualunque speranza.
Nel frattempo i Byrds hanno legato il loro nome ad una pellicola storica del cinema statunitense, quella Easy Rider che si avvale dell’omonima ballata nella sua colonna sonora e che rimane uno dei manifesti di una certa gioventù americana.
Oltre alle covers di Dylan e non (Turn, Turn, Turn, Pretty Boy Floyd, Wasn’t Born To Follow e He Was A Friend Of Mine), i Byrds hanno legato il proprio nome a vari classici originali, quali Fifth Dimension, Eight Miles High, Mr. Spaceman, So You Wanna Be A Rock’n’Roll Star, Triad, Hickory Wind, Drug Store Truck Drivin’ Man, Ballad Of Easy Rider, Chestnut Mare e I Wanna Grow Up To Be A Politician.
1964 – 1973
Country Folk
Dino Della Casa, fonte TLJ, 2004