Carmelo Genovese - Elvis Presley

Nell’ambito dell’estesa collana ‘Legends’ è la seconda monografia, dopo quella di Chuck Berry, dedicata al settore rock’n’roll. Occuparsi di Elvis Presley era certo d’obbligo ma mentre per il fan appassionato si tratta di uno dei tanti saggi in circolazione, per il neofito, invece, può essere una buona guida al personaggio.

Il volumetto è strutturato in cinque capitoli: una biografia, un breve ‘autoritratto’ (costruito con frasi ricavate da interviste varie), una discografia critica, un’appendice dedicata alle più importanti riedizioni in CD ed un finale dedicato agli ‘eredi’. La biografia è sostanzialmente interessante ma non mancano passi discutibili e ‘sviste’ come, ad esempio: “…Marion Keisker… decise di farne una copia… sulla cassetta annotò…”. L’episodio della registrazione del primo disco di Elvis nell’estate del 1953 è controverso: la segretaria Marion Keisker lo raccontò in un modo mentre Sam Phillips lo raccontò in un altro, ma comunque, ammettendo che la Keisker fece una copia su nastro del disco, non lo fece certo su di una cassetta, in quanto all’epoca esistevano solo nastri in bobina aperta (A meno che per ‘cassetta’ non si voglia intendere la scatola che conteneva il nastro…).

In un altro punto si dice: “Dopo lo sterile tentativo di imporre i ‘teen idols’ (ragazzini scelti solo per la loro bellezza da bambocci o la somiglianza ad Elvis)…”. A quanto mi risulta solo Fabian può effettivamente rientrare in questa definizione. Ma i teen idols furono anche i vari Paul Anka, Frankie Avalon, Bobby Darin, Connie Francis, Ricky Nelson e Neil Sedaka, e non mi sembra proprio che furono dei ‘bambocci’.

La discografia prende in esame cronologicamente tutti gli LP realizzati da Elvis Presley, inserendo qui e là alcuni singoli di rilievo come, ad esempio, i primi storici cinque realizzati per la Sun, ma perché saltare dei dischi autonomi come gli EP per i film Love Me Tender e Jailhouse Rock (anche se alcune delle relative canzoni vengono prese in esame in qualche antologia)?

Altre sviste notate a caso sono per esempio la mancata annotazione che nell’album Loving You solo le prime sette canzoni sono tratte dall’omonimo film, oppure che il titolo ‘For LP Fans Only’ è diventato ‘For Fans Only’ (ma questo potrebbe anche essere un ‘errore di stumpa’!).
Da notare che tutte le colonne sonore degli anni ’60 sono relegate in un comparto finale e considerate praticamente come il ‘peggio’ di Elvis… peccato!
Dopo un’appendice sinteticamente precisa dedicata alle riedizioni in CD, le poche ma puntuali pagine finali dedicate agli ‘eredi’ (o piuttosto all’eredità musicale) di Elvis riscattano tutte le manchevolezze e/o inesattezze precedenti.

Augusto Morini, fonte Jamboree n. 42, 2004

 

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