Dr. John – Mos' Scocious - The Dr. John Anthology cover album

Penso che a nessun musicista, meglio che a Dr. John, calzi l’appellativo di eclettico. Infatti nella sua lunga carriera che dura ormai da 40 anni, si è cimentato con tutto ciò che potesse avere attinenza con lo show business, inventandosi ora produttore, ora scrittore, ora strumentista, ora musicista capace di spaziare dal rock al blues al jazz sempre e comunque ricavandone critiche positive tanto da essersi garantito ovunque grande considerazione.
Forse proprio per questo, la Rhino ha deciso di celebrare la genialità di questo artista, pubblicando un cofanetto di due CD, Mos’ Scocious – The Dr. John Anthology, nel quale ha cercato, in maniera un po’ pretenziosa, di condensare l’opera di Mac Rebennack.

Ho detto un po’ pretenziosa, poiché mi sembra estremamente limitativo cercare di condensare in soli 2 CD una carriera dagli aspetti così multiformi come quella di Dr. John, che anche un fan e collezionista accanito spesso si è trovato in difficoltà a riconoscerne le caratteristiche peculiari nascoste da trasformismi camaleontici.
Ci troviamo quindi a spaziare dalle incisioni di Ronnie & the Delinquents datate 1959 fino alle recenti incisioni di In A Sentimental Mood che risalgono al 1989, passando per Morgus The Magnificent del 1959-1960, all’innovativo Gris Gris nel 1968 con il quale Dr. John presentava quella musicalità neworleanseiana popolare che nessuno aveva mai ascoltato prima, una miscela di voodoo, rock, zydeco e folk, la base di quella maturità istrionica del musicista degli anni Settanta, esplosa con Babylon, ma anche momentaneamente abbandonata in Remedies del 1970 nel quale Dr. John si riaccostava a sonorità più vicine al rhythm & blues tipico di New Orleans.

Altri brani di Mos’ Scocious – The Dr. John Anthology sono tratti da The Sun Moon & Herbs del 1971, che nelle intenzioni rappresentava un ambizioso progetto di reinterpretazione del rock in chiave Gris Gris i tre album con la collaborazione di alcuni mostri sacri come Eric Clapton e Mick Jagger. Ma, disgraziatamente di ritorno dalle session inglesi, molti nastri andarono persi e fu possibile remixarne soltanto una piccola parte, sufficiente a riempire un solo album.
Gumbo, 1972 rappresenta un grande omaggio agli standard di New Orleans sua amatissima terra d’origine, della quale celebra così i caldi toni dixie mescolati al rock ed al funky: forse il lavoro chiave della carriera di Dr. John che traghetta con questo album la sua foga innovativa verso una musicalità universale e meno costretta da limiti popolari.

Il successivo e straordinario In The Right Place del 1973, è l’album della maturità, sorretto dalla produzione di Allen Toussaint e registrato con i Meters, offre finalmente anche soddisfazioni di classifica unite ad un riconoscimento economico atteso da tempo.
Tournees e passaggi televisivi fanno di Dr. John un personaggio popolare, grazie anche a quell’istrionismo figurativo che induce chiunque alla curiosità.
Desitively Bonnaroo, riprende nel 1974 la formula vincente di In The Right Place, con lo stesso team e risultati ugualmente positivi.

Hollywood By The Name, del 1975, segna il suo passaggio dalla Atlantic alla United Artists ma anche un inatteso tonfo poiché, se è vero che la UA in quel periodo aveva tali e tanti problemi da non essere in grado di promuovere come si doveva l’album, è anche vero che forse gli sforzi profusi negli ultimi tre anni, avevano scaricato le pile del dottore.
Per ricaricarsi, Dr. John si prende un periodo di vacanza dalle incisioni in prima persona, per dedicarsi alle produzioni ma anche all’attività di sessionman, in cui era molto richiesto per le sue straordinarie capacità e per la sua classe.

Nel 1980 firma per una label minore, la Clean Cuts, per la quale incide Dr. John Plays Mac Rebennack nel 1981 e The Brightest Smile In Town nel 1983, due album simili, entrambi incisi di getto con il solo uso del piano ed entrambi molto propensi a quel jazzismo che, da tempo, aveva cominciato a farsi strada nella vena creativa del grande musicista.
Infine ritroviamo alcuni brani tratti da In A Sentimental Mood, famoso per il duetto con Rickie Lee Jones in Makin’ Whoopie che gli fecero meritare il Grammy award. L’album ebbe un grande successo ed al botteghino le quotazioni di Dr. John tornarono molto in alto, portandosi dietro un sacco di lavoro tra passaggi pubblicitari, concerti, radio, televisione e cosi via.

Qui si ferma Mos’ Scocious – The Dr. John Anthology, molti albums non sono stati presi in considerazione, molte session importanti, cito The Last Waltz su tutte, avrebbero potuto trovarvi posto, ma soprattutto non abbiamo avuto il piacere di trovare uno straccio di inedito che, in fondo, rappresenta il sale di questi cofanetti così belli ma anche così cari.

Rhino RN 71450 (Roots Rock, Blues, 1993)

Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 2, 1994

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