Duke Robillard – “You Got Me”Robillard - You Got Me cover album

Udite, udite….le chitarre (blues) son tornate…ergo: ‘Vintage rock’ n’guitars, vol. 19’.
C’è qualcosa di gustoso in questo You Got Me dalle pretese tutto sommato limitate (utile il confronto con la produzione di Mr. Robert Cray) che lascia in bocca un sapore decisamente piacevole.
I fianchi si muovono, i piedi ballano…che sia contagioso? Se devo essere sincero, lo spero vivamente. Il blues ha tre ‘re’ (Kings), Albert, Freddie, e B.B., ma di `Duke’ ce n’è uno solo. Robillard ha fondato nel ’67 la Roomful Of Blues, abbandonandola dodici anni dopo per iniziare una carriera solista che gli è valsa comunque l’apprezzamento dei maggiori esponenti del settore, fra cui i fratelli Vaughan, Dr. John, e numerosi altri. Con la sezione ritmica fornita dai suoi Pleasure Kings, Ron Levy e lo stesso Dr. John contribuiscono ad arricchire il sound di You Got Me con il piano e il buon vecchio organo Hammond, mentre Jimmie Vaughan si pone in quattro brani su dieci come valido alter-ego chitarristico al `duca’. Quest’ultimo con l’istinto affinato da vent’anni di carriera riesce a creare un impatto musicale di tutto rispetto mantenendosi nei canoni di un genere che spazia dal blues al rhythm’n’ blues con una spruzzata di rock’n’roll, grazie al linguaggio colorito delle sue chitarre, Strato, semiacustiche, e basso sei-corde, e ad una vocalità molto efficace, scrivendo personalmente gran parte dei pezzi.
Come proporre musica d’annata e divertire (non tutti ci riescono).

Munich (Rounder) MR 136 (Blues, Roots Rock, Blues Rock, 1988)

Stefano Tavernese, fonte Chitarre n. 34, 1989

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