Da qualcuno detto il ‘Bill Monroe del cajun’ per via della sua voce acuta, rurale e ‘solitaria’ come quella del papa del bluegrass, Eddie LeJeune conferma con questo disco che mai come oggi la musica cajun è viva e vegeta.
L’affascinante storia di questo popolo e delle sue peripezie così come il fortissimo desiderio di preservare una cultura composita ma originalissima, certo hanno contribuito al rinnovato interesse. La musica in se stessa è semplice, con due schemi di massima: i frizzanti ‘two-steps’ e i classici ‘waltzes’.
Il cajun tradizionale è quello che all’accoppiata melodica fiddle-melodeon contrappone il duetto ritmico chitarra-triangolo: questa è la formula dei mitici Balfa Brothers, autentici maestri della tradizione.
Giovani epigoni ne hanno rinnovato le gesta, alcuni (un nome per tutti, quello di Zachary Richard) hanno sviluppato l’idea creando una straordinaria miscela cajun-rock.
Ma se siete interessati al cajun più puro, a quello privo di inquinamenti musicali di alcun tipo, Eddie LeJeun e il suo Cajun Soul sono ciò che fa per voi.
Accompagnati dalla fisarmonica di Eddie, dal violino dell’eccellente Ken Smith e dalla chitarra dell’esperto D.L. Menard su questo disco troverete tutte le atmosfere della ‘bayou land’ compresi i piccanti aromi del ‘creole food’. Allons à danser….
Rounder 6013 (Cajun, 1988)
Ezio Guaitamacchi, fonte Hi, Folks! n. 35, 1989
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