Eddy Arnold

Se la musica country ha conquistato grande fama e popolarità nazionale negli USA e in seguito, a partire dagli anni ’50, a livello internazionale, lo si deve soprattutto a Eddy Arnold. Lui ha avvicinato le masse ad un genere musicale che fino ad allora interessava una schiera di ascoltatori che proveniva o viveva esclusivamente nelle zone del Sud.

Lui, meglio di molti altri, ha saputo fondere hillybilly, honky tonk e western swing col pop, creando il cocktail sonoro adatto a vincere quel limite culturale che divideva la gente della campagna da quella delle città.

Eddy Arnold è il country singer per eccellenza, il numero uno davanti al quale nessuno ha saputo porsi, vantando numerosi primati tra i quali la permanenza in classifica, quello delle prima posizione (28 Number One!), del numero di settimane in classifica, di longevità artistica, vendendo quasi quanto Elvis e i Beatles…

Eddy Arnold nasce nella contea di Chester, Tennessee il 15 maggio 1918. I suoi genitori Georgia Wright e Will. C. Arnold si conoscono dopo essere rimasti entrambi vedovi e dal loro matrimonio nascono cinque figli tra cui Richard Edward è il più giovane. La sua infanzia trascorre serena nella fattoria di famiglia e già in tenera età rivela una grande predisposizione per la musica. All’età di 10 anni sua madre, che intuisce le grandi doti di suo figlio, gli regala la prima chitarra. Nel giorno del suo undicesimo compleanno suo padre muore e la famiglia si trova in serie difficoltà. Eddy deve lasciare la grande fattoria che non riesce più a mantenere, sono gli anni della Grande Depressione, e il crollo di Wall Street ha devastato molte famiglie tra cui la sua.

In questo periodo il fratello maggiore W.D. prende sotto la sua protezione Eddy. Grazie all’acquisto di un grammofono il ragazzo ha la possibilità di ascoltare i suoi idoli tra cui Gene Autry e di perfezionarsi con la chitarra. Per racimolare un po’ di denaro si esibisce alle feste di compleanno alla modica cifra di 1 dollaro. All’età di 16 anni abbandona la scuola per lavorare in campagna e saltuariamente nel negozio di barbiere di suo fratello. Durante un talent contest organizzato dal cantante Bill West Brooks, Eddy viene notato e gli viene offerto un lavoro in radio insieme a Al Gobel, Speedy McNatt Rollin Sullivan e Val Morris. Il programma, trasmesso dalla radio WTJS di Jackson, diventa così popolare che West Brooks e sua moglie Vera decidono di spostarsi alla WMPS di Memphis.

Eddy e il suo amico violinista McNatt decidono di trasferirsi a St. Louis dove vengono ingaggiati dalla KWK. Si esibiscono con il nome di Tennessee Harmony Lads. Il successo giunge lentamente, il duo comincia a farsi conoscere, studiano attentamente ed in maniera molto professionale il repertorio, si esercitano con serietà, imparano a leggere la musica e preparano accuratamente ogni aspetto delle performances. Gli anni di St. Louis sono stati molto importanti ma Eddy sa bene che questo è soltanto un punto di partenza, perciò si adopera seriamente e sempre di più per poter migliorare il suo lavoro e la fortuna, finalmente, gli viene in aiuto.

Mentre sta andando a trovare sua madre a Henderson, Tennessee, ascolta Pee Wee King and The Golden West Cowboys alla radio. Nello show Eddy nota subito l’assenza del cantante della band Jack Skaggs. Immediatamente scrive a Pee Wee King per proporsi come vocalist. Dopo aver dato prova della sua abilità gli viene offerto un posto nella band insieme all’amico Speedy McNatt nel gennaio del 1940. Questi anni trascorsi nella band sono stati molto importanti per la formazione dell’artista. Mentre sono impegnati a Louisville (i Golden West Cowboys presentano uno show giornaliero alla radio locale WHAS) Eddy incontra Sally Gayhart, la sua futura sposa.

La band torna poi a Nashville e firma un contratto con la Camel Caravan, lo spettacolo itinerante (sponsorizzato dalla nota compagnia di tabacco) che utilizzava gli artisti del Grand Ole Opry e si esibiva gratuitamente nelle basi militari americane nel mondo. Grazie a questa esperienza Arnold viene notato da Harry Stone General Manager della WSM. Nello stesso periodo Eddy forma una band che in seguito conquisterà grande fama, i Tennessee Plowboys. Ne fanno parte l’amico di sempre Speedy McNatt (violino), Herbert ‘Butterball’ Paige (lead guitar), Roy Wiggins (steel), Gabe Tucker (bass). Questa formazione riesce ad aprire un rapporto continuativo con la radio WSM e di tanto in tanto si esibiscono allo show della Grand Ole Opry tra il 1943 e il 1944.

Arnold continua a cercare ogni occasione per ampliare la sua crescente popolarità, presentandosi a molte audizioni, tra cui alla Decca e alla Columbia, ma senza riuscire a portare a casa importanti accordi. Tramite Harry Stone viene infine messo sotto contratto da Frank Walker responsabile A&R alla RCA Victor. Questo è stato anche possibile grazie a Fred Forster, publisher di Chicago, il quale dopo aver sentito Eddy alla radio convince Stone a proporlo alla RCA Victor. Purtroppo, appena firmato il contratto, viene presentato il divieto di registrazione dal 1 agosto 1942 fino al dicembre del 1944, da James Caesar Petrillo presidente dell’American Federation Of Musicians. Durante questo periodo di riposo forzato Eddy e la sua band si esibiscono a vari shows radiofonici e al Grand Ole Opry. Proprio durante uno degli show itineranti della Grand Ole Opry, Eddie viene in contatto con il colonnello Tom Parker, quello che in seguito diventerà il manager di Elvis Presley. Eddy resta impressionato dalle doti organizzative e dalla carica di entusiasmo del ‘colonnello’, per contro Parker ha un talento naturale per scoprire nuovi astri nascenti.

Da questo incontro nasce una collaborazione durata 10 anni nei quali l’ascesa di Eddie ai vertici della musica country è resa possibile dal grande lavoro promozionale dell’abile manager. Quando finalmente la RCA raggiunge un accordo con la federazione sindacale dei musicisti Eddie può finalmente registrare. La prima session prende luogo nello studio B della WSM il 4 dicembre del 1944. Con la band The Tennessee Plowboys registra Mother’s Prayer (Mommy Please Stay Home With Me), un brano riguardante la lotta intrapresa dalle donne per il diritto al lavoro, Cattle Call e Each Minute Seems Like A Million Years (quest’ultimo brano raggiunge la quinta posizione in classifica).

Eddy consolida fortemente il suo rapporto con la RCA rendendosi disponibile allo scambio di opinioni con i manager, cercando di offrire tutto il suo aiuto durante l’uscita di un disco, insomma diventando parte della grande famiglia dell’etichetta discografica. Per la prima session del 1946 a Chicago Eddy aggiunge Owen Bradley al piano. I brani prodotti comprendono alcuni dei grandi successi della sua carriera, That’s How Much I Love You, Chained To A Memory e What Is Life Without You. L’ultima session di quell’anno viene registrata a New York e comprende It’s A Sin, I Could’t Believe It Is True e To My Sorrow.

Il 1946 è un anno importante per la sua carriera, il grande successo è giunto grazie anche alla sua presenza costante al Grand Ole Opry. E’ un anno decisivo anche per la musica country in generale: la radio WSM amplia e trasferisce i suoi studi di registrazione nel centro di Nashville al Tulane Hotel (Castle Studios), che inizia a diventare un punto di riferimento per i cantanti e dove iniziano a confluire le grandi masse di aspiranti artisti. La Decca Records è tra le prime etichette discografiche di rilevanza nazionale a usare gli studi di Nashville. La RCA Victor invece continua a mantenere le sue basi a New York e Chicago fino al 1950. Nel 1947 Eddy registra I’ll Hold You In My Head (Til I Can Hold You In My Arms), questo brano diventa immediatamente un grande successo, fermandosi in classifica per 53 settimane. Sempre nello stesso anno incide Bouquet Of Roses e Texarkana Baby.

Eddy e la sua band girano instancabilmente per gli Stati Uniti suonando per un pubblico sempre più numeroso, in Pennsylvania 11.000 persone assistono al suo show allo Sleepy Hollow Ranch di Quakerston. Nel 1948 il sindacato di Petrillo organizza nuovi scioperi che però non creano problemi a Eddy, ormai diventato il numero uno della musica country… Nessuno fino ad allora aveva mai avuto quattro canzoni nella Top Ten. Seguendo l’esempio di Ernest Tubb anche Arnold apre un negozio di dischi, che però chiude poco dopo.

Nel 1949 produce un’altra serie di successi, tra cui Don’t Rob Another Man’s Castle, Ther’s Not A Thing (I Wouldn’t Do For You), Many Tears Ago, I Walk Alone, One Kiss Too Many. Tra i tanti primati raggiunti da Eddy Arnold non bisogna dimenticare quello televisivo, nel 1951 conduce il Chesterfield Show, è ospite al Perry Como Show e l’anno seguente nasce The Eddy Arnold Show. Dal punto di vista musicale, gli inizi degli anni ’50 rappresentano il periodo d’oro per Arnold, nel 1950 sette sue canzoni scalano la classifica, nel 1951 sono 13 i brani che raggiungono le più alte posizioni tra cui There’s Be A Change In Me, Kentucky Waltz e I Wanna Play House With You.

Gli anni tra il 1956 e il 1964, come succede a tantissimi altri grandi della country music a causa dell’avvento del rock, vedono la sua fama diminuire; nel ’56 ha soltanto un brano nella Top Ten. Nel 1972 Eddy firma per la MGM interrompendo così il lungo sodalizio con la RCA. Durante i 4 anni trascorsi alla MGM Arnold ottiene un solo successo nel 1974 (I Wish That I Loved You Better). Nel 1976 ritorna alla RCA e registra Cowboy e If Everyone Had Someone Like You. Negli anni ’80 riesce a mantenere viva la sua presenza nella Top Ten con due brani (Let’s Get It While The Getting’s Good e That’s What I Get For Loving You). In questo modo diventa il primo artista ad avere avuto successi in classifica per cinque decenni.

Eddy Arnold si è esibito per l’ultima volta nel 1999. E’ entrato a far parte della Country Music Hall Of Fame nel 1966 e nel 1984 riceve il premio The Pioneer Award. Complessivamente nell’arco della sua carriera Eddy Arnold ha venduto 85 milioni di dischi, ciò fa di lui uno dei maggiori esponenti della musica country, l’uomo dei grandi primati che ha esteso questo meraviglioso genere musicale alle grandi masse.

Gloria Tubino, fonte Country Store n. 72, 2004

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