I See Hawks In L.A.: un nome curioso ed affascinante per una band californiana in grado di esprimere con trasversale gusto musicale quanto di buono ha proposto il Golden State in fatto di roots music. Rob Waller (cantante e chitarrista), Paul Lacques (chitarre, lap steel, dobro e voci), Paul Marshall (basso e voce) e Shawn Nourse (batteria), sopo l’eccellente Grapevine che ha preceduto questo California Country e li ha fatti conoscere più ampiamente tra gli appassionati, mostrano grande freschezza e una cristallina ricerca della melodia che si lega a filo con country music, folk e bluegrass, non disdegnando una certa psichedelia. I testi sono arguti e ricchi di una vena surreale ed ironica che rende la band personale e caratteristica.
Ad arricchire e nobilitare il disco concorrono Brantley Kearns, fiddler già con Dwight Yoakam e David Bromberg, considerabile un quinto ‘hawk’, Chris Hillman al mandolino e Rick Shea alle chitarre, tre musicisti la cui presenza conferma l’importanza del progetto musicale dei I See Hawks In L.A. California Country è un lavoro lungo ed articolato, quasi interamente composto dalla coppia Waller/Lacques. Elettrico ed acustico si fondono e si alternano con sagacia, la cura delle armonie vocali è in linea con quello che la California ci ha fatto conoscere ed apprezzare e per cui è diventata famosa sin dagli anni Sessanta. Splendide in questo senso sono la title-track, Motorcycle Mama, Byrd From West Virginia, la cadenzata The Donkey Song, la curiosa Slash From Guns’n’Roses con forti influenze ‘british’ nei cori, Jackpot e Barrier Reef, entrambe più elettriche e tirate. Tutto è comunque da sottolineare per compattezza e intensità in un disco che pone I See Hawks In L.A. tra le più interessanti band dell’attuale panorama Americana.
Autoprodotto (Roots Rock, 2006)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2007
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