Ian Tyson nasce nel lontano 1933. Inizia la carriera nel gruppo Ian & Sylvia negli anni ’60 ed incide 8 LPs per la Vanguard, poi forma i Great Speckled Bird (Ampex A10103). Nel ’79 compra un ranch nell’Alberta grazie alle royalties incassate con la versione di Neil Young della sua Four Strong Winds. Debutta su Stony Plain con Cowboyography e vende oltre 50.000 copie e vince molti ‘awards’ in Canada. L’amicizia che lo lega al talentoso Tom Russell, a Jerry Jeff Walker e soprattutto la collaborazione con famosi artisti di Nashville (Bobby Bare, Tanya Tucker, Suzy Boggus,…) lo fanno entrare nel mondo della country music più conosciuta. Ian tocca l’apice della carriera cantando di fronte a milioni di telespettatori alle Olimpiadi invernali di Calgary.
Dopo 3 anni di inattività il caro vecchio cowboy canadese torna a noi con questo semplice e delicato CD. L’album è co-prodotto da Jim Rooney, un nome oramai prestigioso, a Nashville la città che Tyson sceglie per registrare questo nuovo lavoro. Alla folk music d’esordio contrappone un sound più pacato, più orecchiabile e dolcificato da arrangiamenti forse un po’ scontati. Ma il nostro Ian dietro il vestiario rigorosamente western cela un’anima di puro story teller e balladeer.
Musica country quindi, nel senso più onesto del termine, senza grosse pretese, ma con l’orgoglio dì far parte di quella folta schiera di songwriters a cui gli appassionati dovrebbero rivolgere la loro attenzione. Ballate come Old House, Chaising The Moon e M.C. Horses danno vitalità ad un prodotto già autentico ed Eighteen Inches Of Rain e Horsethief Moon risuonano come delicate songs di altri tempi. Nulla di eccezionale dopo tutto, ma un prodotto onesto intriso di country e western sound melodico consigliato a chi ama la country music… quella vera!
Vanguard 79475 (Country & Western, Cowboy Music, 1994)
Claudio Cacchi, fonte Out Of Time n. 4, 1994
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