Sono i nipotini della Nitty Gritty Dirt Band. Ma sono pure infatuati dei New Grass Revival e allo stesso tempo abbracciano la filosofia live dei Grateful Dead e dei neo-hippies.
Hanno nomi fantasiosi e la loro musica è spumeggiante, fresca, rigenerante. E i nostri lettori, alcuni di loro, li conoscono bene. Perché i nomi di String Cheese Incident o Leftover Salmon sono da qualche tempo in vetta alle nostre preferenze. Perché la loro musica riesce a calibrare in modo efficacissimo (e originale) le antiche ma sempre affascinanti roots americane con il beat rock e la folgorante vitalità artistica dell’improvvisazione.
E se è vero che i Nickel Creek non sono la punta di un iceberg ma semplicemente una piacevole novità dell’universo acustico nordamericano (che le cose migliori, negli ultimi anni, le sta facendo vedere nel settore del neo-folk), sul versante delle jam band roots la situazione è decisamente in evoluzione.
Se gli String Cheese Incident (e la loro produzione indipendente che vede nel loro ‘roster’ altri artisti interessanti come lo sbalorditivo chitarrista acustico Keller Williams) sono di gran lunga i più amati dal pubblico americano (qualcuno li ha definiti i “nuovi Phish”), altri gruppi stanno facendosi largo con un certo entusiasmo. I Leftover Salmon (vedi recensione del loro recente live) sono tra i migliori: in loro, l’eredità dei New Grass Revival è evidentissima almeno tanto quanto traspare dalla musica di Drew Emmitt. Nel recentissimo, trascinante Freedom Ride (con ospiti del calibro di Sam Bush, Vassar Clements, Stuart Duncan, Peter Rowan e Randy Scruggs) Emmitt è addirittura fiancheggiato dalla John Cowan Band.
Piacciono anche gli acustici Yonder Mountain String Band che vengono dal Colorado, stato che ha una lunga tradizione di musica acustica e che ancora oggi ospita il Festival di Telluride, l’evento più interessante per chi è interessato a queste musiche.
Un po’ più pasticcioni, ma certamente pieni di energia, sono i Railroad Earth il cui nuovissimo Bird In A House (secondo album del gruppo, primo per l’attivissima Sugar Hill) segna un passo avanti nella loro proposta musicale. Vengono dal New Jersey e sono l’evoluzione dei vecchi From Good Homes: in loro il bluegrass è componente essenziale anche se la sonorità complessiva, la qualità delle composizioni e la tecnica individuale non soddisfano i palati più esigenti.
Più interessanti ci sembrano i Blueground Undergrass guidati dal banjoista Rev. Jeff Mosier che gravitano nell’orbita del Col. Bruce Hampton o anche gli eccentrici Acoustic Syndicate della North Carolina (mescolano strumenti a corde acustici con percussioni e flauti).
Più sul versante country rock, vanno infine menzionati i Goose Creek Symphony dell’Arizona: una realtà divenire che riporta in auge una musica che ha segnato un’epoca memorabile.
Ezio Guaitamacchi, fonte JAM n. 84, 2002