Che il 1993 sia stato l’anno dei dinosauri, è fuori di dubbio, come pure il fatto che questo abbia provocato una dissennata caccia a tutto ciò che avesse sapore di antico. Ecco che anche il mitico Long John Baldry si vede offrire l’opportunità di riacchiappare un successo sfuggito fin troppo presto.
Per questo On Stage Tonight – Baldry’s Out! mette insieme una gran bella band, i cui cardini sono musicisti di grande mestiere come Tom Knowles al basso, Eric Webster alle tastiere ed Al Webster alla batteria, ma la vera sorpresa della serata è la presenza di Kathy McDonald che sfodera una voce ed una grinta incredibile ed è un vero peccato che le venga lasciato lo spazio solo di un paio di pezzi, poiché penso di poter dire che I’d Rather Go Blind sia il momento migliore del CD, un blues lento e sofferto, condotto da una voce rabbiosa, nella migliore tradizione jopliniana.
Ma al microfono c’è Long John Baldry che pesca a piene mani dai classici e si cimenta in Times Are Getting Tougher Than Tough, firmato da quel Jimmy Whiterspoon che oggi può essere considerato il più grande cantante blues vivente.
I’m Ready e Insane Asylum di Willie Dixon, Everyday I Have The Blues ma soprattutto la celebratissima Stormy Monday Blues, sono i brani più convincenti, forse gli unici in cui Baldry riesce ad uscire da un’atmosfera commemorativa, per creare quella di un concerto vero, sentito da musicisti che si fanno coinvolgere dalla musica che amano.
Per tutto il resto di On Stage Tonight – Baldry’s Out!, Baldry insiste troppo a gigioneggiare con il suo vocione roco e cavernoso, strumentalizzando delle capacità a fini dimostrativi e poco creativi. Ne esce la registrazione di un concerto di blues, forse più di r&b, elegante e ben confezionato, ma che non riesce a farci saltare sulle sedie, un divertissement costoso che può essere meglio giustificato da ricordi che… non hanno prezzo.
Hypertension HYCD 200 135 (Blues, 1993)
Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 2, 1994
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