Nathan Williams non è uno che va per il sottile. Certo non è il nuovo Clifton Chenier, ma sa cosa vuol dire suonare zydeco music. Zydeco è Nathan Williams, uno che non vuole tradire lo spirito della sua musica e che è lontano anni luce da gente che ultimamente ha deluso, come Rockin’ Doopsie.
Il suo esordio avvenne dividendo con Boozoo Chavis un disco live intitolato, guarda caso, Zydeco Live!. Dopo due lavori (Steady Rock, Your Mama Don’t Know), sempre sotto la tutela della Rounder, esce questo Follow Me Chicken. Il lavoro è un po’ chiuso dalla logica della registrazione in studio che non si addice ad una zydeco band come i Cha Chas, ma rende bene sin dalle prime note.
La title track apre le danze in maniera perfetta. Arrivano poi, a botta sicura, Mama’s Tired e Hey Maman.
Il lavoro s’avvale della produzione di Scott Billington, coautore di un paio di brani. Il suo lavoro di produzione è ai limiti del perfezionismo e con lui volano in alto base ritmica e sax. La prima formata da Johnny Batiste alla batteria, Bobby Matthews al basso e Mark Williams al rubboard, che non sbaglia neanche un colpo. Il secondo è micidiale e quando gli viene lasciato spazio dà quel pizzico di r’n’b in più che crea l’atmosfera.
I’m In Love è il classico lentone ad effetto, da ballare preferibilmente attorno a mezzanotte. One Track Mind riporta tutti sulla terra e riscatena le danze che continuano, per altro, anche con Zydeco Is Allright.
Si arriva a Pauvre Maman, vero tributo allo zydeco arcaico-rurale. Una canzone simile a quelle che ci regalò Boisec Ardoin nel suo album La Musique Creole, uscito tempo fa per la mitica Arhoolie Records. E’ qualcosa che rende degno di nota il buon Nathan e non lo fa apparire come l’ultimo arrivato.
Follow Me Chicken è un lavoro maturo, prodotto da una band che suona anche quattro ore a sera senza mai fermarsi; è il punto di arrivo d’una carriera che solo ora potrebbe aprirsi veramente. Non ci sono né trucchi né inganni.
Rounder 2122 (Zydeco, 1993)
Massimiliano Battistoli, fonte Out Of Time n. 1, 1993
Ascolta l’album ora