Ascoltando Will The Circle Be Unbroken, Vol. 3 rimpiango pesantemente di non essere andato a sentirli lo scorso settembre a Gstaad: avevo paura di trovarmi di fronte una band stanca e oramai senza stimoli dopo trent’anni di carriera. Per fortuna non è così: la Nitty Gritty Dirt Band è più viva che mai, e il recente ritorno all’acustico ha dato loro nuovo vigore. Il merito di questa svolta viene probabilmente, o certamente, dal rientro nella band di John ‘String Wizard’ McEuen, il folletto del banjo che tanta parte ha avuto nei passati successi.
Ma veniamo al disco, ricco di ospiti illustri come i due primi volumi. Paradossalmente le cose migliori sono i brani originali eseguiti dai soli Grits: la bella ed orecchiabile I Find Jesus, la dolce The Lowlands con già protagonisti due figli d’arte (Jaime Hanna e Jonathan McEuen), lo stupendo strumentale Return To Dismal Swamp Pt.2 impreziosito dalla magica chitarra di Tony Rice, ed anche la ghost track è un gioiellino nascosto.
Altri brani a volte stentano un po’ a decollare, alcuni ospiti sembrano presenti per pura testimonianza, ma le cose non solo belle, ma ottime, non mancano. Catfish John con Alison Krauss è uno dei momenti migliori del disco, Jimmy Martin è più in forma che mai, Del McCoury e figlioli sono inconfondibili e poi fa sempre piacere riascoltare la voce di Pat Enright della Nashville Bluegrass Band.
Occorre citare anche Sallie Ann in una inconsueta versione di soli due banjo (Earl Scruggs e John McEuen), poi la strana accoppiata formata da Rodney Dillard e Ricky Skaggs ed infine Doc Watson insieme al nipote Richard con le versioni molto bluesy di Milk Cow Blues (con anche un delizioso Josh Graves) e I Am A Pilgrim che già compariva nel primo volume.
In tutti i pezzi di Will The Circle Be Unbroken, Vol. 3 comunque risalta l’impronta tipica della Nitty, che non è solo l’armonica di Jimmie Fadden o l’accordion di Bob Carpenter, ma un’eleganza e una professionalità artistica ampiamente rodata, con in più la prestigiosa firma come produttore di Randy Scruggs. Forse non sarà l’evento dell’anno, ma è un bel dischetto, quasi sempre piacevole nella sua varietà.
Capitol 40177 (Country Acustico, Bluegrass Tradizionale, Traditional Country, Country Blues, 2002)
Claudio Pella, fonte Country Store n. 68, 2003