Dopo il disco omonimo del 2013 che lo aveva confermato una delle voci più belle del panorama roots americano che si rivolge alla tradizione swing, ragtime, dixieland ed early country, Pokey LaFarge approda alla storica Rounder Records con un altro vero gioiellino.
Something In The Water ha la stessa forza espressiva del precedente, lo stesso inebriante ed irresistibile mix di suoni vintage, lo stesso humor e la stessa ironia che ne contraddistinguono stile e attitudine. Pokey è un novello Leon Redbone o Jimmie Rodgers, un giovane follemente innamorato degli anni venti e trenta ma che ce li riconsegna con tutta la frizzante vitalità di una registrazione contemporanea. Melodie che entrano subito in circolazione, che affascinano di volta in volta per nostalgia, poesia e sincero trasporto, pimpanti o sinuose che siano, sempre e comunque caratterizzate non da uno spirito archeologico ma da un amore sconfinato per queste sonorità. Pokey LaFarge canta con un coinvolgimento e una convinzione che rende ogni canzone degna di essere gustata come un prezioso vino d’annata, immaginando gli anni passati a maturare.
Non c’è un momento di stanca, dalle note introduttive della title-track Something In The Water a quelle conclusive di Knocking The Dust Off The Rust Belt Tonight, passando attraverso la splendida cornetta che apre Wanna Be Your Man, le inflessioni country di Cairo, Illinois, quelle vicino allo spirito primigenio del rhythm’n’blues di The Spark, la dolcezza di When Did You Leave Heaven, il fascino ruvido di Actin’ A Fool con banjo e armonica in primo piano, l’early jazz di New Orleans che pervade All Night Long e la country music dei ‘good old days’ di Bad Girl con una magnifica steel. Something In The Water è un lavoro senza tempo, ricco di spunti e di buone vibrazioni, godibile e di una freschezza rara.
Rounder 11661-36919ADV (Swing Acustico, Early Country, Country Blues, 2015)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2015
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