Chi non ricorda Tom Paxton e la sua bellissima Last Thing On My Mind? Negli anni ’60 e ’70 Tom era un idolo nel circuito del folk revival, autore e fine interprete universalmente stimato. Tom Paxton ci dà l’occasione con questo CD di salutarlo ed accoglierlo con entusiasmo come un vecchio amico felicemente ritrovato, e in ottima forma: complice Jim Rooney come produttore che ultimamente in questo ruolo sta facendo un centro dopo l’altro, mettendo la sua consumata esperienza e musicalità al servizio di amici più che meritevoli di sfuggire alla disattenzione di tempi troppo veloci.
Ma non si pensi che qui siamo di fronte ad un semplice maquillage: i brani che Paxton ci propone in Wearing The Time non hanno perso nulla del vecchio smalto e niente fanno rimpiangere dei vecchi successi, a cominciare dalla superba Along The Verdigris che apre l’album e dietro la quale si snodano gli altri brani con cui si impadronisce della nostra attenzione, portandoci su diverse lunghezze d’onda, allegria, nostalgia, momenti di attuale riflessione (Johnny Got A Gun sul problema della diffusione delle armi da fuoco in USA).
Sono finiti i tempi della lotta e del rambling, ma la voce di Tom Paxton è ancora di velluto e ci racconta storie da uomo maturo: intorno una schiera di musicisti da brivido tra cui spiccano Al Perkins al dobro, Stuart Duncan al mandolino e Roy Husky al basso, senza dimenticare che Tom Paxton sa fare ancora benissimo il suo mestiere sulla sua Martin M 38 con il suo picking caratteristico, sicuro e senza sbavature. Un disco magnifico.
Sugar Hill SH CD 1045 (Singer Songwriter, Folk, 1994)
Luigi Grechi, fonte Out Of Time n. 9, 1995
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