Tom Shaka – Hot’n’Spicey cover album

A tre anni dall’uscita di Hit From The Heart, suo lavoro d’esordio, Tom Shaka ritorna con questo Hot’n’Spicey, sempre su Crosscut Records. Tre anni tra un album e l’altro non sono certo pochi, ma non è facile trovare un’etichetta che si senta di puntare su artisti che, commercialmente, sono destinati a rimanere eterni perdenti.

La CCR, preferendo evidentemente considerarli artisti di qualità, ha voluto offrire una nuova chance a Tom Shaka, nella speranza che il precedente lavoro ed il suo instancabile peregrinare attraverso l’Europa, vive ormai dal 1989 ad Amburgo, gli abbiano garantito un certo seguito.
Proprio per cogliere al meglio le sue caratteristiche di performer, Hot’n’Spicey, è inciso dal vivo duranti gli innumerevoli concerti tenuti nel corso del 1992. Al contrario del precedente lavoro, Tom Shaka abbandona la propria vena creativa, per professare il suo amore per i traditionals e la rivisitazione dei grandi classici, passando per John Lee Hooker e Robert Johnson dando, peraltro, maggiore spazio alle sue capacità strumentali sicuramente fuori dal comune.

L’esperienza maturata durante gli anni passati ad Austin, bazzicando il mitico Antone’s club e frequentando bluesmen professionisti, calata nella realtà del folk europeo, sono gli ingredienti di un concerto al tempo sanguigno come il blues del profondo sud ed ora brillante ed elegante come certo folk inglese ma sempre caratterizzato da una grande partecipazione, la cui intensità coinvolge il pubblico presente.

Tony Sheridan, Louisiana Red alle chitarre e Steve Baker all’armonica, contribuiscono ad arricchire un sound a volte un po’ troppo monocorde oltre che a svincolare il leader da un gravoso impegno garantendogli ampie possibilità solistiche. Ormai è tardi per mettere Hot’n’Spicey sotto l’albero, ma potrebbe servire a riscaldare le fredde serate di un inverno ancora molto lungo.

Crosscut CCD 11036 (Blues, 1993)

Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 2, 1994

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