Kim Wilson – Tigerman cover album

Mi riusciva difficile pensare a Kim Wilson senza i suoi Fabulous Thunderbirs, un gruppo consolidato da oltre 15 anni di cui Wilson è sempre stato il leader indiscusso. Perché un disco solista? Perché chiederselo invece di godersi il risultato di una scelta che non vedo perché dovrei discutere.
Wilson pesca a mani basse tra classici di Dixon, Sykes, Williamson, Guitar Watson non facendo il minimo sforzo per offrirne una rivisitazione aggiornata ed è proprio questo il grande pregio di Tigerman, un album che vuole essere un sentito omaggio allo spirito della grande musica nera.
Anche nel suono Wilson ha cercato di riprodurre lo stile di registrazione anni `50, ottenendo risultati assai convincenti, provate ad ascoltare When The Lights Go Out di Willie Dixon e non potrete non rimanere affascinati dalla versione classica quanto il classico originale.

Anche la scelta dei musicisti è stata quanto mai felice. Professionisti di classe che nel blues hanno la loro ragione di vita e che quindi realizzano se stessi suonandolo. Fran Christina, vecchio compagno di viaggio di Wilson e George Rains garantiscono insieme al basso di Preston Hubbard una base ritmica precisa e sicura, senza preziosismi stilistici. Per le chitarre c’è solo l’imbarazzo della scelta, dallo swingante Duke Robillard, al più ruspante Derek O’Brien a Junior Watson e Clarence Holliman di scuola chicagoana.

I fiati, quando servono, sono affidati a vecchi marpioni quali Mark Kaz Kazanoff, Rocky Morales, John Mills, Ronnie Cuber e Míchael Burglund a formare un set d’eccezione sotto il nome mitico di Antone’s Horns. Una citazione a parte merita Gene Taylor che col suo pianismo cristallino, impreziosisce questo lavoro lasciando Wilson libero da preoccupazioni di arrangiamento per dedicarsi all’armonica che oggi riconosce in lui uno dei migliori professionisti: senti Reel Eleven Take One e poi muori. Ah, dimenticavo, Tigerman è pubblicato dalla Antone’s, che se non sono grandi…

Antone’s (Blues, 1993)

Claudio Garbari, fonte Out Of Time n. 1, 1993

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