Peter Rowan

Da sempre legato a sonorità di confine e a culture emarginate, Peter Rowan si ripresenta con un nuovo, bellissimo album che lo conferma artista coerente, al di fuori delle regole del music-biz.
Rowan può essere ben distinto da altri artisti grazie alle sue enormi capacità di pescare nelle più svariate tradizioni musicali ed allo stesso tempo nel presentarsi come autentico pioniere di nuovi e vasti orizzonti. Le sue radici fanno chiaro riferimento alla musica bluegrass del suo inventore Bill Monroe. Da allora sono passati quasi trent’anni e Peter ha esplorato generi e tendenze musicali tra i più disparati. Rock, rock and roll, tex-mex, Irish music, country, conjunto, rockabilly, folk, reggae e bluegrass integrando tutti questi stili nel suo unico e personalissimo modo di essere.

Rowan nasce a Boston, Massachusetts, nel 1942 e passa i suoi anni da adolescente a Wayland, una cittadina di campagna a 30 chilometri dalla capitale del New England. Lì rimane per circa 16 anni. Nel 1956 forma la sua prima band locale e registra alcuni singoli con The Cupids.
Nel 1961 frequenta la Colgate University e nel 1963, lasciata la scuola diventa lead-singer e mandolinista con The Mother Bay State Entertainers di Cambridge, Mass. Incide poi The String Band Project per la Elektra. Nel 1964 si presenta l’occasione della sua vita: entra come chitarrista e cantante nei Bluegrass Boys di Bill Monroe e suona nell’album Bluegrass Time per la Decca.

Nel 1967 forma gli Earth Opera insieme a David Grisman e per la Elektra incide Earth Opera e The Great American Eagle Tragedy.
Nel 1969 già trasferitosi in California si unisce ai Seatrain, una band geniale ed intrigante nelle cui fila militano Andrew Kulbert ed il violinista Richard Greene. Incidono 4 dischi di cui il meraviglioso Seatrain (1971), registrato a Londra con il produttore dei Beatles, George Martin.
Nel 1973 Rowan forma con David Grisman, Vassar Clements e Jerry Garcia dei Grateful Dead, gli Old And In The Way che incidono uno dei migliori dischi bluegrass del tempo per la Round/MCA. Già con questo gruppo Rowan incide alcune sue epiche ballate: Panama Red, Midnight Moonlight e Land Of The Navajo. Sempre nel 1973, i New Riders Of The Purple Sage incidono con fortuna Panama Red in un album intitolato The Adventures Of Panama Red edito dalla Columbia.

Nel 1974 un altro episodio degno di menzione è il progetto Muleskinner con lui sono David Grisman, Richard Greene, Bill Keith ed il chitarrista dei Byrds Clarence White, tragicamente scomparso subito dopo le registrazioni del loro unico ed imperdibile album (Muleskinner – Warner Bros). Si tratta dell’unione di cinque virtuosi per un esperimento di country progressivo.

Nel 1975 Peter è con i fratelli Christopher e Lorin nei Rowans; il trio incide tre dischi per la Asylum. Nello stesso anno compone Joaquin Murietta dedicata al fuorilegge californiano omonimo. E’ il periodo tex-mex e Peter oltre a scrivere e cantare la meravigliosa ballata The Free Mexican Airforce incide per la Flying Fish due stupendi albums di tex-mex music accompagnato tra l’altro dal fisarmonicista Flaco Jimenez. Peter Rowan, Medicine Trail (1980) e Texican Badman comprendente 4 composizioni di Terry Allen, edito in Italia dalla Appaloosa, sono alcuni degli album solisti incisi da questo eclettico musicista, sempre ispirato da una particolare vena creativa.

Il tex-mex è l’asse portante della musica di questo periodo, ma Peter trova anche il tempo di presentarsi a Londra e registrare con Tex Logan ed il chitarrista Greg Douglass l’album Reverly per l’inglese Waterfront.
L’italiana Appaloosa è sempre attiva con un ennesimo album (questa volta meno creativo) più rockabilly intitolato Peter Rowan And The Wild Stallion in compagnia di Jon Scholle, Roger Mason al basso e Barry Lazarowitz alle percussioni.

T For Texas è invece l’episodio inglese del 1984, inciso dal vivo a Londra con Flaco Jimenez mentre in Giappone viene edito un ottimo album bluegrass Rowan, Greene And The Red Hot Pickers (etichetta Better Days). Nel 1984 Peter Rowan realizza alcune celebri composizioni portate al successo da altri musicisti, artisti country di Nashville. You Make Me Feel Like A Man interpretata da Ricky Skaggs, Dance Time In Texas cantata da George Strait, Where Does Love Go When It’s Gone per la voce di Janie Fricke e In The Land Of Navajo incisa da Michael Martin Murphy.

Nel 1988 Rowan è presente insieme a Ry Cooder nell’album Flaco’s Friends inciso da Flaco Jimenez per la Arhoolie, per il resto Peter si concentra nella sua piena attività solista incidendo per la Sugar Hill di Durham, North Carolina. Le sue tournée mondiali lo portano da una estremità all’altra del globo. In Giappone ha modo di incidere anche l’ennesimo stupendo album Hiroshima Mon Amour con Andy Statman, Richard Greene, Roger Mason e Tony Trischka.
Nel 1985 gli viene sponsorizzato un tour in Ecuador mentre in Italia agli inizi degli anni ’80 arriva con nostro grande entusiasmo per ben tre volte (con il violinista Tex Logan e/o in compagnia di Bill Keith e Jim Rooney).

Con la Sugar Hill, Rowan ha un contratto permanente da diversi anni. Dopo aver visitato l’Irlanda, nel 1981 incide The Walls Of Time, un album bluegrass registrato a Nashville, ora edito nel 1991, sempre per la Sugar Hill in compact-disc. Nel 1985 è il turno di The First Whippoorwill con alcuni virtuosi del calibro di Sam Bush (mandolino), Bill Keith (banjo), Alan O’ Bryant (chitarra), Richard Greene e Buddy Spicher (violino) e Roy Huskey Jr. (basso).

Il periodo bluegrass continua con Peter Rowan And The Nashville Bluegrass Band e con l’album New Moon Rising del 1988 con Rowan sempre attivissimo come compositore, cantante e chitarrista. La canzone Meadow Green viene scelta per il film Steel Magnolias (1988).
Nel 1989 un altro progetto ambizioso Dust Bowl Children, un album che vede il solo Peter cimentarsi alla chitarra, voce e mandola. 12 motivi da lui composti per un disco ecologico ed a scopo interamente umanitario. Le canzoni sono dedicate ed ispirate agli indiani Hopi Mesas.

Fino a qui tutte queste incisioni si presentano in vinile, poi anche la Sugar Hill presenterà le nuove incisioni di Rowan in compact-disc. Dopo la ristampa di The Walls Of Time è la volta di All On A Rising Day che continua le superbe tradizioni di un Rowan sempre attento a cogliere gli attimi fuggenti della vita. La voce di Rowan, che già da sé rappresenta uno strumento originalissimo, con i suoi vocalizzi yodel e le sue epiche composizioni, ha caratterizzato la ‘roots music’ per lungo tempo. La sua vasta cultura musicale gli ha permesso di viaggiare nei meandri della miglior musica americana mentre Freedom Walkabout tratta da All On A Rising è il perfetto esempio di bluegrass/reggae (un’autentica novità), Prayer Of A Homeless Wanderer richiama la sua indimenticabile Land Of The Navajo, un vero marchio di qualità.

Awake Me In The New World (1993) è l’ultima incisione in ordine di tempo. Un album in cui egli esplora con naturalezza un mondo variegato ricercando musiche, stili, tendenze ed usanze circumnavigando l’universo. Questo nostro rinnovato artista si cimenta ora con una storia a tratti reale e surreale. Un viaggio di Pulcinella nelle terre scoperte da Cristoforo Colombo. Awake Me In The New World presenta sonorità ricercate, ritmi blandi e grandi armonie. Rowan si cimenta con la Henderson steel string guitar, la Gibson mandola, il fretless banjo, lo shakaree e la chitarra flamenco Ramirez. Con lui appaiono anche i suoi fratelli Lorin e Christopher, Kester Smith alle percussioni e congas, Michael Love alla fisarmonica e Richard Greene al violino.

Un disco raffinato di rara bellezza con la chitarra usata in modo esemplare, che sembra suonata in sordina ma appare sempre in primo piano. Nella splendida Dreams Of The Sea e nell’incantevole Dance With No Shoes Peter duetta al canto con Tish Hinojosa. Suoni esotici per una fiaba cantata e raccontata in modo divino.
Un artista ancora in forma smagliante che si merita la nostra attenzione, il nostro grande rispetto e la voglia di fermarsi ad ascoltare la sua piacevolissima musica.

Aldo Pedron, fonte Hi, Folks! n. 60, 1993

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